di Gaetano Megna
CROTONE Molta alta la percentuale di assenti nell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone. Il report di ieri, reso pubblico dalla direzione strategica dell’Asp, ha evidenziato che gli assenti per malattia erano circa 300. Quasi il 20% non è andato a lavorare ed ha presentato certificato medico.
Il report degli assenti per malattia dice che a presentare il certificato medico sono stati 91 infermieri, 17 Oss e 33 medici. Il resto degli assenti (159) è rappresentativo di tutte le altre figure lavorative dell’Azienda. Come ha evidenziato la direzione strategica, in una nota di ieri, il dato delle assenze è “anomalo” ed è, quindi, legato alla paura dell’infezione del Covid-19 presente anche nella provincia pitagorica.
Il problema dell’assenteismo, mediante presentazione di certificato medico, era stato posto negli ultimi giorni con una nota dall’Ordine dei medici della provincia di Crotone rivolta ai medici di famiglia. Il presidente dell’ordine, Enrico Ciliberto, ricordava ai medici di famiglia le «segnalazioni da parte di enti e istituzioni circa una sempre più dilagante messa in malattia da parte dei lavoratori». Ciliberto esprimeva preoccupazione soprattutto per il ricorso alla certificazione per malattia da parte «dei lavoratori del settore sanitario».
Il più delle volte la richiesta di certificazione medica non è giustificata dalla presenza di malattia, ma dalla paura del contagio. Ecco perché il presidente dell’Ordine ha sollecitato i medici di famiglia «a mantenere alto il livello professionale e di appropriatezza soprattutto in termini certificativi».
La paura spinge anche alcuni operatori della sanità a ricorrere al certificato medico per stare lontano dalle corsie dell’ospedale. La paura è legittima, ma non sempre può essere giustificata in una fase come questa che richiede lo schieramento totale di tutte le forze disponibili. Non tutti i lavoratori dell’Asp di Crotone fanno ricorso alla certificazione medica per evitare il contagio. Ci sono, infatti, medici, infermieri, Oss e amministrativi che sono ogni giorno presenti nelle trincee delle strutture sanitarie. C’è un’altra nota dell’Ordine dei medici della provincia di Crotone che denuncia la scarsa esecuzione di tamponi. La nota è indirizzata al presidente della Regione Calabria, al direttore regionale del dipartimento della Salute, al commissario ad acta regionale e al commissario sanitario dell’Asp pitagorica. Senza i tamponi il 50% dei contagiati, che sono asintomatici, potrebbero diventare i più pericolosi diffusori del virus. Il presidente Ciliberto, in questa seconda nota, pone un altro serio problema: tutto il personale medico e sanitario non ha a disposizione “dispositivi di protezione” e non può, quindi, operare in sicurezza. I medici, gli infermieri e gli Oss nella loro attività quotidiana, senza gli opportuni “dispositivi di protezione”, rischiano il contagio e soprattutto possono diventare loro stessi soggetti diffusori del virus. (redazione@corrierecal.it)
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