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Focolaio covid-19 a Chiaravalle: si aggravano i contagi. Santelli "blinda" 5 comuni

Nella casa di cura della cittadina catanzarese sono oltre 60 le persone risultate positive ai test. La governatrice emette un’ordinanza di chiusura oltre che del centro anche di Soverato, Cenadi, T…

Pubblicato il: 27/03/2020 – 17:13
Focolaio covid-19 a Chiaravalle: si aggravano i contagi. Santelli "blinda" 5 comuni

CHIARAVALLE CENTRALE Sessantuno tamponi positivi, sui 119 effettuati tra gli ospiti e i dipendenti di una casa di riposo per anziani a Chiaravalle Centrale nella quale martedì era risultata positiva un’anziana degente. Un pericolo focolaio di covid-19, la malattia causata dal coronavirus Sars-Cov-19, che ha costretto il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, a emanare un’ordinanza che dispone la “chiusura” di ben cinque comuni del Catanzarese: Chiaravalle Centrale, Soverato, Cenadi, Torre di Ruggero e Vallefiorita. È da questi comuni, infatti – ha spiegato la governatrice – che proviene il personale operante presso la struttura per anziani, la Domus Aurea. Dei 119 tamponi eseguiti si attende l’esito di 14, i 52 casi positivi invece sono per 32 pazienti, che saranno isolati nella struttura, 8 pazienti in gravi condizioni da trasferire, e 12 operatori, 11 dei quali asintomatici.
QUARANTENA DOPO IL PRIMO CASO Già all’indomani del primo caso, la struttura era stata chiusa con l’ordinanza del sindaco Domenico Donato, che aveva imposto la quarantena per ospiti e personale sanitario e che a sua volta si era messo in quarantena insieme ad altri amministratori, perché nei giorni precedenti avevano avuto contatti con la casa di riposo per la consegna di dispositivi medici e altri generi di prima necessità. Sia il sindaco che gli amministratori sono risultati negativi. Non è chiaro al momento se qualcuno dei dipendenti in questi ultimi giorni abbia violato la quarantena per far ritorno a casa. Sta di fatto che i 61 casi positivi hanno determinato la “blindatura” di cinque comuni. «Una incidenza che – ha spiegato a tal proposito il presidente Santelli – insieme al Dipartimento Tutela della Salute, Politiche Sanitarie abbiamo valutato come rilevante anche alla luce del fatto che potrebbe determinare un grave ampliamento dei focolai di infezione, non diversamente contenibile».
COSA PREVEDE LA “CHIUSURA” DEI 5 COMUNI «L’ordinanza prevede il divieto di allontanamento dai territori comunali da parte di tutti gli individui – specifica Santelli – ivi presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità di socializzazione, limitando al massimo ogni spostamento; il divieto di accesso nel territorio comunale; la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Possono transitare in ingresso e in uscita dai singoli territori comunali gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività riguardanti l’emergenza, nonché gli esercenti delle attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali alle stesse, con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale e fermo restando la limitazione della presenza fisica del personale per quanto strettamente indispensabile».
«L’ordinanza prevede anche – aggiunge – adeguate disposizioni per la gestione dei casi all’interno dell’RSA interessata e un supporto ai cittadini residenti nei Comuni interessati per la risoluzione delle problematiche specifiche che potrebbero verificarsi alla luce del provvedimento». «L’ordinanza – conclude – prevede anche adeguate disposizioni per la gestione dei casi all’interno dell’Rsa interessata e un supporto ai cittadini residenti nei Comuni interessati per la risoluzione problematiche specifiche che potrebbero verificarsi alla luce del provvedimento».
PALLARIA: «SISTEMIAMO GLI ASINTOMATICI IN UNA STRUTTURA SEPARATA» «La situazione è abbastanza seria, stiamo provvedendo in questo momento a trovare un alloggio o albergo per isolare 12 operatore di cui 11 asintomatici. E’ una lotta contro il tempo per trovare queste postazioni per isolare quanto più possibile il fenomeno». E’ questo il commento del direttore ad interim della Protezione Civile regionale, Domenico Pallaria che sentito dal Corriere della Calabria spiega come si sta affrontando l’emergenza dopo il caso del focolaio scoppiato a Chiaravalle.  «A livello logistico – ha aggiunto – la sanità ha già operato con la suddivisione in piani dei 32 positivi e dei 12 negativi. Stiamo cercando di vedere». Da quanto spiegato dal dirigente, l’obiettivo è contenere la propagazione del virus, in questa direzione la regione sta operando per circoscrivere i casi dei contagiati. «La chiusura dei comuni – ha specificato Pallaria – è stata imposta perché parecchi comuni sono quelli di residenza degli operatori. Abbiamo preferito laddove ci siano dei casi conclamati anche asintomatici di provvedere alla chiusura anche per individuare il tracciato dei contatti delle persone».
IL SINDACO DONATO: «NON CI LASCERANNO SOLI» «La macchina sanitaria è partita, sono tutti presenti qui a Chiaravalle, non ci lasceranno da soli». Così il sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato, che in un video su facebook ha rassicurato i suoi concittadini. «Stiamo cercando di fare tutto quello che è necessario – ha spiegato il sindaco – per far sì che quello che è successo possa creare meno danni e pericoli per la portata di queste positività. A Chiaravalle al momento abbiamo solo 4 casi di positività tra gli operatori, tutti sono stati avvisati sull’esito del tampone fatto». Il primo cittadino ha spiegato anche il provvedimento del governatore: «Il presidente Santelli ha già disposto la chiusura dei comuni di Chiaravalle, Soverato, Torre di Ruggero, Cenadi e Vallefiorita. Questo per ovvi motivi, poiché le positività riguardano operatori che sono residenti in questi comuni. Dal censimento fatto bisogna rintracciare tutti coloro che hanno avuto contatti con queste persone, che sono asintomatiche e non presentavano sicuramente nessun stato di malessere e pertanto conducevano una vita normale». «Forza – ha concluso Donato – è un momento di dolore ma va condiviso tra tutti noi, insieme riusciremo a superare anche questa».

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