di Gaetano Megna
CROTONE Il parente di un paziente sputa su un medico che lo denuncia. L’episodio si è consumato nella serata di mercoledì 1 aprile, nel reparto di Ortopedia dell’ospedale di Crotone. Secondo quanto è stato possibile apprendere, nel pomeriggio al pronto soccorso del nosocomio pitagorico è arrivato un paziente di 70 anni con forti dolori alla spalla per il quale è stata chiesta una consulenza al reparto di Ortopedia. Arrivato nel reparto, il medico di turno, ha preso atto che si trattava di un paziente già conosciuto. In altre occasioni, infatti, l’uomo avrebbe chiesto l’aiuto degli specialisti del reparto di Ortopedia sempre per il dolore profondo alla spalla.
Il sanitario sapeva che la situazione di malessere era provocata da una periartrite diffusa. Ha fatto il primo intervento antidolorifico e ha consigliato al paziente il ricovero in un centro di Ortopedia chirurgico per l’istallazione di una protesi. Questa sarebbe stata la soluzione per risolvere il problema. E’ stato, quindi, dimesso. Intorno alle 19 di ieri sera il paziente è ritornato in ospedale in quanto il dolore era ricomparso ed il medico di turno al reparto di Ortopedia gli ha proposto il ricovero nel reparto. A questo punto, in Ortopedia è arrivato il figlio al quale è stata illustrata la situazione del padre e la necessità di organizzarsi per un intervento chirurgico in una clinica ortopedica. Secondo quanto riferito, la reazione del figlio sarebbe stata quella di togliersi la mascherina che indossava e sputare in faccia al medico, che ha subito chiesto l’intervento dei carabinieri e si è messo in quarantena volontaria. I rappresentanti dell’Arma, intervenuti immediatamente, se pur con qualche difficoltà hanno proceduto all’identificazione dell’uomo. La vicenda ha suscitato grande apprensione tra i sanitari del “San Giovanni di Dio”, che attribuiscono l’episodio anche alla polemica scoppiata per la denuncia pubblica effettuata dal direttore generale facenti funzioni sulle assenze “anomale” dei sanitari registrate all’inizio della diffusione della pandemia da Covid-19.
Una denuncia, quella del direttore generale facenti funzione, considerata pericolosa, non veritiera e “general generica” in quanto l’attuale responsabile dell’Asp avrebbe dovuto chiarire che le assenze “anomale” dei medici registrati in quel periodo in ospedale non superavano le tre o quattro unità. I medici assenti erano 33 in tutta l’Asp e quelli che prestano la loro attività in ospedale erano pochi. (redazione@corrierecal.it)
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