di Gaetano Megana
CROTONE Arrivano a 104 i soggetti risultati positivi al Covid-19 della provincia di Crotone. Il dato diffuso oggi dall’Azienda sanitaria pitagorica parla di solo due nuovi casi rispetto a ieri. La situazione è sotto controllo e c’è un regresso del numero di ricoverati al “San Giovanni di Dio”, che passano dai 22 di ieri ai 19 di questa sera. Sono stati dimessi tre guariti, curati nel reparto Covid-19 del nosocomio crotonese. Secondo quanto è stato possibile apprendere anche domani dovrebbero essere dimessi altri pazienti. I due nuovi casi positivi al tampone non hanno avuto bisogno di ricovero in ospedale e, quindi, si sono aggiunti ai pazienti “in isolamento e sorveglianza attiva domiciliare”, che oggi sono diventati 82. Per la prima volta da quando è partito il contagio nella provincia di Crotone è diminuito il numero dei “sorvegliati” per avere avuto “contatti stretti” con soggetti risultati positivi al Covid-19: sono passati da 1372 di ieri a 1.350 di oggi. Il dato sui “sorvegliati speciali” non ha mai fatto dormire sonni tranquilli ai sanitari. Il suo calo, quindi, rappresenta più che una speranza. Il pericolo del contagio, comunque, è sempre in agguato e, secondo i sanitari, i cittadini devono continuare ad avere comportamenti in linea con le direttive nazionali. La situazione è sotto controllo perché nella provincia di Crotone la stragrande maggioranza dei contagiati, sino ad oggi, non ha avuto bisogno di ricovero in ospedale e hanno potuto contare sull’assistenza a casa. Oggi è partito anche il servizio dell’unità speciale di continuità assistenziali (Usca). L’assistenza a casa, quando è possibile farla, mette nelle condizioni i sanitari dell’ospedale di operare senza andare in affanno. Nel bollettino dell’Asp non si fa riferimento al numero dei morti della provincia di Crotone. Sino a ieri i deceduti erano quattro e oggi sono diventati cinque, come si evince dai dati diffusi dalla Regione. Non c’è stato nessun nuovo morto, ma fino a ieri una donna di 80 anni della provincia di Crotone, deceduta nei giorni scorsi al “San Giovanni di Dio”, veniva attribuita erroneamente alla provincia di Vibo Valentia. Il dato di oggi, sgravato da questo errore materiale, dice che Crotone ha un morto in più e Vibo uno in meno.
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