COSENZA Il paziente 1 calabrese, un dializzato di Cetraro rientrato dal Lodigiano, è morto ieri dopo un ictus. E dopo essere stato dimesso, e dato per virologicamente guarito, dal reparto di Malattie infettive dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Dal reparto, non dall’ospedale, perché ha continuato il proprio percorso di cure nell’Unità di Cardiologia, questo per intervenire sulle sue problematiche cardiologiche pregresse.
Il paziente, «immunodepresso e gravemente compromesso» secondo quanto riferisce l’Azienda ospedaliera, ha subìto un deterioramento repentino del quadro clinico che non ha consentito di eseguire il già programmato intervento per l’impianto di pace maker. Domenica, in seguito alla morte dell’uomo, è stato effettuato un tampone faringeo che è risultato positivo.
Il risultato, tuttavia, «non è stato confermato da un successivo esame più approfondito», sempre secondo quanto riferito dall’Azienda ospedaliera. Questo esame, la «ricerca del virus su liquidi di lavaggio broncoalveolare», ha dato «risultato indeterminato».
L’Ao ricorda che «in relazione al possibile rischio contagio, vale rammentare che al momento, la sorveglianza sanitaria messa in atto dall’Azienda sul personale ha, allo stato risultati del tutto soddisfacenti, in quanti i 472 tamponi effettuati fino ad oggi, sono tutti negativi».
Gli operatori dell’equipe Utic-Cardiologia «che peraltro, hanno già effettuato un primo controllo risultato negativo, saranno, comunque, sottoposti ad ulteriori azioni di monitoraggio».
x
x