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Decreto rilancio, Conte: «Pronti 25,6 miliardi per i lavoratori»

Il premier nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi ha presentato il nuovo dl da 55 miliardi di euro. «Abbiamo pagato l’85% di cassa integrazione, quasi 80% di bonus autonomi»

Pubblicato il: 13/05/2020 – 20:27
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Decreto rilancio, Conte: «Pronti 25,6 miliardi per i lavoratori»
ROMA «Sapevamo che il Paese era in attesa ma è stato un lavoro con un tempo necessario. La parola passerà al Parlamento. Penso e spero che questo lavoro potrà essere migliorato. E’ la manovra per fronteggiare questa fase di emergenza». Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sul dl da 55 miliardi. «Ci siamo impegnati al massimo. Facendosi carico alla sofferenza degli italiani-  ha detto il premier – ma vi posso assicurare che ogni ora di lavoro pesava perché sapevamo di dover intervenire quanto prima. Abbiamo impiegato un po’ di tempo ma posso assicurarvi che non abbiamo impiegato un minuto di più di quello strettamente necessario per un testo così complesso». SOSTEGNO ALLE IMPRESE «Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per una pronta ripartenza. Aiutiamo le famiglie che hanno figli, abbiamo un reddito di emergenza. Per i lavoratori le risorse sono cospicue, sono pari a 25,6 miliardi di euro». «Nel decreto – spiega, c’è anche il reddito di emergenza per le fasce che hanno bisogno di una maggiore protezione». «Dobbiamo semplificare – ha detto ancora Conte – e fare in modo che arrivino in modo semplice, rapido, veloce le risorse stanziate». LAVORATORI, SANITA’ E TURISMO «Abbiamo pagato l’85% di cassa integrazione, quasi 80% di bonus autonomi, misure per 4,6 milioni di lavoratori. Abbiamo lavorato per rendere meno farraginosi i passaggi e onfidiamo di recuperare il tempo perduto, avendo snellito la procedura». «Per la sanità – spiega – c’è un intervento cospicuo, pari a 2 miliardi e 250 milioni. Poi ci sarà un fondo per le strutture semi-residenziali per persone con disabilità prevedendo risorse per 40 milioni». Ma il pacchetto turismo è piuttosto “corposo” grazie al tax credit fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. La prima rata Imu è abbonata per alberghi e stabilimenti balneari. Ristoranti e bar potranno occupare suolo pubblico non pagando la Tosap anche grazie alla collaborazione con Anci. E c’è un occhio di attenzione per i nostri artisti».
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