REGGIO CALABRIA Riscoprire un patrimonio storico e culturale rimasto sommerso. E’ in quest’ottica che rientra l’operazione avviata, all’alba di oggi, sull’intero territorio dell’alta Locride e di Riace, al setaccio da parte dei Carabinieri. Un’attività coordinata dal Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, dai carabinieri del Nucleo subacquei di Messina, con una motovedetta e l’aliquota subacquei, e dalla sezione Addestramento del Centro Carabinieri Subacquei di Genova. L’obiettivo è quello di scandagliare i fondali (fino a 300 metri di profondità) per trovare eventuali target di interesse mediante l’ausilio del Rov e nella successiva verifica visiva, alle profondità consentite, da parte dell’Aliquota Subacquei Messina e del Funzionario Archeologo subacqueo. E’ da giorni che i carabinieri hanno avviato delle prospezioni subacquee nei fondali marini del territorio reggino. Approfondimenti fondamentali anche per far luce su eventuali depistaggi e dubbi che riguardano i Bronzi di Riace, ma non solo.
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