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«Ti impicco». Uscito dal carcere, continua a terrorizzare l'ex moglie: arrestato 32enne

Storia di violenza a Reggio Calabria. Già incarcerato nel 2018, l’uomo è tornato a perseguitare la vittima e le figlie minori prima dell’intervento della polizia

Pubblicato il: 06/06/2020 – 18:57
«Ti impicco». Uscito dal carcere, continua a terrorizzare l'ex moglie: arrestato 32enne

REGGIO CALABRIA La Sezione “Reati contro la persona, in danno di minori e sessuali” della Squadra Mobile, in esito a tempestive indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, nel pomeriggio di venerdì ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di A.M. di 32 anni, ritenuto responsabile di atti persecutori ai danni della ex moglie.
Gli uomini della Polizia di Stato si erano già occupati della triste vicenda nel 2018 quando l’uomo era stato destinatario di un provvedimento cautelare per maltrattamenti in famiglia.
Nel corso delle delicatissime indagini – coordinate dal Procuratore Vicario Gerardo Dominijanni e dal Sostituto Procuratore Marika Mastrapasqua – gli investigatori della Squadra Mobile hanno accertato, nel giro di poche ore, che l’uomo, uscito dal carcere nello scorso mese di novembre dopo aver espiato la pena, avrebbe proseguito a porre costantemente in essere atti persecutori in danno dell’ex moglie, vessandola mediante molestie, intimidendola e minacciando di ucciderla con espressioni quali «ti impicco, ti ammazzo con le mie mani, ti macino, ti brucio», nonché con centinaia di messaggi contenenti minacce di morte anche nei confronti delle figlie minori.
Condotte, quelle descritte dagli inquirenti, che hanno provocato nella donna un grave e perdurante stato di ansia e paura per la propria incolumità fisica.
Le risultanze investigative sono state condivise con la della Repubblica di Reggio Calabria che tempestivamente ha richiesto al Gip l’applicazione della misura cautelare di massimo rigore nei confronti dell’indagato per il reato di atti persecutori, che veniva disposta nella mattinata di ieri.
L’uomo è stato rintracciato nella sua abitazione e, dopo le formalità di rito, condotto nella Casa Circondariale di Arghillà a disposizione della competente autorità giudiziaria.

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