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Senza maggioranza e con l'ombra dello scioglimento, si dimette il sindaco di Cutro

Dopo il passaggio di altri consiglieri (e anche un assessore) all’opposizione, Divuono getta la spugna. «Sono stato tradito da molti»

Pubblicato il: 12/06/2020 – 15:59
Senza maggioranza e con l'ombra dello scioglimento, si dimette il sindaco di Cutro

di Gaetano Megna
CUTRO Si è dimesso il sindaco di Cutro, Salvatore Divuono. Le dimissioni sono state formalizzate questa mattina nelle mani del segretario del Comune. Due le ragioni che hanno spinto Divuono a staccare la spina: non può contare più sulla maggioranza che gli elettori gli avevano assegnato; gli atti del Comune sono sotto la lente di ingrandimento della commissione di accesso, insediatasi lo scorso mese di febbraio. Era stato eletto nel mese di giugno del 2016 e la sua maggioranza poteva contare sull’apporto di undici consiglieri su 16. Una maggioranza che si è sgretolata mese dopo mese.
Attualmente degli undici consiglieri iniziali erano rimasti fedeli a Divuono solo in cinque. Nelle ultime settimane altri due rappresentanti della maggioranza, uno addirittura era anche assessore, sono passati tra gli scranni dell’opposizione. Con solo cinque consiglieri Divuono non avrebbe potuto approvare il bilancio di previsione. Temeva proprio di cadere sul bilancio e probabilmente temeva il risultato dell’indagine condotta dalla commissione di accesso.
Divuono ha 20 giorni di tempo per ripensarci. Scaduti i 20 giorni senza il ritiro delle dimissioni, il consiglio comunale sarà sciolto e sarà nominato il commissario prefettizio. Anche Cutro potrebbe votare il prossimo autunno a meno che la commissione di accesso, che ha chiesto ed ottenuto una proroga di indagine sino al prossimo mese di luglio, non trovi nelle carte che sta esaminando prove di condizionamenti o collusione con la ‘ndrangheta. In questo caso il periodo di gestione del commissario prefettizio sarà molto più lungo. Divuono ha affidato ad un post facebook l’informazione ai cittadini di Cutro sulle sue dimissioni. «Cari concittadini, – si legge nella nota – voglio comunicarvi che oggi ho rassegnato le dimissioni dalla carica di Sindaco del comune di Cutro». Evidenzia di essere giunto alla «decisione con sofferenza». «In questi anni – scrive ancora – ho ricevuto attacchi e offese da una classe politica che ha fallito in tutto”. Dopo avere fatto l’elenco delle opere messe in campo in quattro anni di amministrazione ha scritto di non provare “sentimenti di attaccamento alla poltrona». Si toglie un sassolino dalla scarpa, quando scrive che «nella vita ci sono traditi e traditori… ebbene io sono stato tradito da molti». (redazione@corrierecal.it)

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