CATANZARO «Noi abbiamo un grande compito: non sprecare questa crisi. È un nostro dovere, per tutti quelli che durante l’emergenza sanitaria hanno perso la vita, il lavoro, i propri cari, e per tanti che ci chiedono almeno di non perdere la speranza». E’ quanto affermato il direttore della filiale regionale della Banca d’Italia a Catanzaro, Sergio Magarelli, incontrando i rappresentanti delle associazioni che, raccogliendo la mobilitazione del Centro studi politico-sociale “Don Francesco Caporale”, hanno espresso le proprie preoccupazioni in merito all’inefficienza del sistema bancario in questa fase di emergenza economica conseguente al lockdown.
Il direttore Magarelli, con grande sensibilità e disponibilità, ha aperto ad un confronto ristretto sulla delicata situazione, portando al superamento del sit in che era stato convocato per questa mattina. La delegazione che, ieri pomeriggio, ha partecipato all’incontro che si è tenuto nella sede della Banca d’Italia in Largo Serravalle era composta dal presidente di Confcommercio, Pietro Falbo, da Alberto Tiriolo e Antonio Torchia del Centro studi politico-sociale “Don Francesco Caporale”, Saverio Macrina della STM Impresa Sociale, Paolo Ferrise della Eu20, e Carlo Piroso di “Liberamente Calabria”. Presente all’incontro anche il dottor Giuseppe Ficchì, della Divisione Vigilanza – Banca d’Italia.
La delegazione presente ha, prima di tutto, messo in evidenza i casi specifici di inefficienza del sistema calabrese del credito rispetto a cui ha raccolto testimonianze e segnalazioni, invitando la direzione della Banca d’Italia a creare un tavolo permanente di monitoraggio e sorveglianza per affrontare in maniera concreta le criticità. Proposta accolta dal direttore Magarelli che ha rimarcato: «La Banca d’Italia è disponibile ad ascoltare le istanze segnalate, siamo sul territorio – ha detto infine il direttore Magarelli -. Abbiamo sempre dato grande attenzione e condividiamo le affermazioni di chi sostiene che non può esserci sviluppo del Paese senza lo sviluppo del Mezzogiorno. E noi che siamo il Sud del Sud siamo essenziali in questo momento: non dobbiamo far perdere a nessuno la speranza. Non dobbiamo perdere questa occasione, insieme ciascuno per il proprio ruolo, riusciremo a raggiungere in questo modo i risultati che ci interessano. Interessateci quando volete. Questa è stata una occasione di confronto importantissima – ha concluso – voi ci avete dato molto materiale non solo di riflessioni ma anche con segnalazioni concrete, con cui speriamo di poter fare qualche intervento adeguato, anche singolo, ma prima di tutto collettivo».
Le associazioni hanno assunto l’impegno di portare a conoscenza della stessa situazione di crisi anche di singoli cittadini «perché – ha rimarcato in avvio di seduta Alberto Tiriolo del Centro Studi Politico-Sociali don Francesco Caporale – non si può negare nella ripartenza lo sviluppo della speranza. Lo sviluppo della Calabria ordinato e legale passa anche dalla rispetto dei ruoli del cittadino che supporta le istituzioni e delle istituzioni che aiutano il cittadino a sorvegliare con efficacia le funzioni stesse».
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