di Gaetano Megna
CROTONE Si naviga a vista in attesa di trovare una soluzione. Non è facile trovare il bandolo della matassa sia nel centrodestra che nel centrosinistra impegnati ad organizzare le elezioni comunali a Crotone. Il centrodestra è alla ricerca spasmodica di un candidato a sindaco e tutte le proposte avanzate, sino ad ora, sono state impallinate con una scarica di pallettoni sparati a fuoco incrociati. Dal fuoco “amico”, infatti, è stata abbattuta la proposta di candidare a sindaco il segretario generale al Comune di Genova, Pasquale Criscuolo, che forse si aspettava una telefonata dal presidente della giunta regionale calabrese, Jole Santelli. Quella telefonata, secondo quanto è stato possibile apprendere, Santelli non l’ha fatta e Criscuolo potrebbe essersi fatto di lato definitivamente, salvo novità che in politica non si possono mai escludere.
Sempre secondo quanto si racconta nel centrodestra crotonese, Santelli una telefonata l’ha fatta. Avrebbe chiamato l’ex presidente regionale facente funzioni Antonella Stasi, già vice al tempo di Peppe Scopelliti, per chiedere il suggerimento di nomi da candidare a sindaco, che è diventato il vero scoglio del centrodestra in questa fase politica.
Stasi avrebbe suggerito il nome di un paio di donne e quello di Enzo Calfa, un professionista che lavora per il gruppo imprenditoriale dei fratelli Vrenna. Le donne avrebbero declinato la proposta e sul campo è rimasto solo il nome di Calfa, che ha chiesto qualche giorno per valutare.
Nelle ultime ore si è sparsa la voce che anche il professionista avrebbe declinato l’invito. Il nome di Calfa potrebbe non essere, comunque, gradito ad una parte della coalizione. I soliti killer con doppiette caricate a pallettoni. L’altro nome che si fa è quello dell’ex assessore comunale Leo Pedace sponsorizzato dal presidente del consiglio regionale della Calabria, Mimmo Tallini. Anche per Pedace potrebbero essere già pronte a sparare le doppiette caricate a pallettoni. Dal tunnel si esce solo con un intervento autorevole della Santelli.
Nel centrosinistra si sta organizzando l’assemblea cittadino del Pd, convocata per le 16, 30 di sabato prossimo. A questa assemblea parteciperanno i commissari regionale e provinciale del partito, Graziano e Iacucci. Alla riunione si arriva per volontà del partito nazionale. L’assemblea dovrebbe chiarire se allearsi con il movimento politico che ha amministrato la città prima dello scioglimento anticipato del Consiglio determinate dalle dimissioni del sindaco Ugo Pugliese. Il partito è diviso verticalmente tra chi vuole l’alleanza e chi non la vuole. Secondo voci raccolte dalla segreteria nazionale sarebbe partita l’indicazione di non fare questa alleanza. Oggi l’ex consigliere comunale Michele Ambrosio, esponente dell’area che vuole l’alleanza, ha diffuso una nota, considerata dall’altra area una provocazione. Ambrosio ha proposto a tutto il partito di condividere un documento proposto le scorse settimane dalla segretaria cittadina Antonella Stefanizzi con il quale viene sostenuta la tesi di andare all’alleanza in continuità con la precedente amministrazione comunale. Secondo alcuni esponenti dell’area del Pd contraria alla proposta, Ambrosio avrebbe fatto un tentativo nella speranza di aprire una polemica e creare scompiglio. La polemica sarebbe stata funzionale al rinvio della riunione di sabato o quanto meno fare in modo che sabato non venga presa nessuna decisione. (redazione@corrierecal.it)
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