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"Rinascita Scott", cade l'aggravante mafiosa per alcuni imputati- ECCO I NOMI
Gli ermellini si pronunciano sulle posizioni di alcuni indagati coinvolti nel procedimento della Dda di Catanzaro
Pubblicato il: 10/07/2020 – 20:43
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CATANZARO La Corte di Cassazione ha annullato la contestazione dell’aggravante mafiosa nei confronti di Domenico Crudo. La Dda lo ritiene responsabile dei reati di favoreggiamento e rissa aggravata dal metodo mafioso in favore del clan Accorinti-Barbieri di Zungri. Gli ermellini hanno annullato senza rinvio l’ordinanza emessa dal gip di Catanzaro nei confronti di Antonio Giuseppe Tomeo. L’imprenditore è coinvolto nell’inchiesta “Rinascita Scott”, amministratore di due società specializzate nella commercializzazione del pesce la “Tomeo Mare srl” e la “Tomeo Mare News srl” accusato di associazione mafiosa e tentata estorsione in concorso ai danni di un commerciante reggino non identificato, con la pronuncia dell’organo supremo ha riacquistato la libertà. Annullamento senza rinvio dei giudici di Cassazione anche per Nicolino Pantaleone Mazzeo, per un reato fine e annullamento con rinvio in merito al’associazione mafiosa: per i magistrati antimafia di Catanzaro, infatti, è partecipe del clan Accorinti di Zungri. Stessa decisione per Paolo De Domenico, 51 anni di Messina e Francesco Pugliese (detto Willy), 32enne di Vibo. Annullato con rinvio il provvedimento nei confronti di Pasquale Tavella, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa perchè ritenuto vicino alla cosca Mancuso di Limbadi
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