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«In memoria di Filippo Sgubbi»

di Nunzio Raimondi

Pubblicato il: 23/07/2020 – 9:53
«In memoria di Filippo Sgubbi»

Di Filippo Sgubbi mi è rimasta nel cuore una dote grande:la mitezza.Era un uomo gentile, di una straordinaria sensibilità, molto riservato.
Ci sentivamo spesso (non solo per ragioni scientifiche o professionali) e, nonostante l’enorme divario culturale fra di noi, mi onorava di preziosi consigli e mi arricchiva della Sua feconda esperienza.
Era un Professore sui generis, Filippo, non soltanto un grande Cattedratico (la Sua formazione di base la conseguì in Germania) ma anche un grandissimo Avvocato.
Non più giovane studiava i processi con un impegno ed un entusiasmo straordinari, ci metteva tutta la passione che era in Lui ed una raffinatissima scienza giuridica. Tanto che oggi, nell’intenso dolore che pervade i Suoi amatissimi Allievi ed i Suoi cari Amici, ricordare il Maestro di diritto penale che Egli è stato, è davvero troppo poco!
Perché Filippo era un vero amico, un uomo di una delicatezza d’animo senza misura, una personalità di grande rilievo nell’Accademia e nell’Avvocatura penalistica italiana.
Della Sua amplissima produzione scientifica mi piace ora ricordare alcuni lavori che hanno costituito la base per moltissimi approfondimenti in dottrina e giurisprudenza. Fra questi il volume “Responsabilità penale per omesso impedimento dell’evento”, Padova, 1975; la Voce “Patrimonio (reati contro il)” nell’Enciclopedia del Diritto,XXXII, 1982; l’impareggiabile “Il reato come rischio sociale”, Bologna,1991.
Filippo Sgubbi era, a ragione, considerato uno dei più importati esperti italiani di diritto penale dell’economia. Ricordo i lavori che ne consacrarono l’eccellenza a livello internazionale, come “El derecho penal en la trasformacion economica”, Buenos Aires 1996; “Os delitos contra a administraçao pùblica na Italia”, Relazione tenuta presso il Superior Tribunale de Justiça – Brasilia (Brasile) marzo 1997; “Responsabilità penale degli operatori delle istituzioni finanziarie. Relazione al Simposio Internacional de dereito bancario” – Sao Paulo (Brasile) – marzo 1998.
Ancora di recente seguiva importanti processi in materia di sicurezza e igiene sul lavoro, di cui era massimamente esperto (come dimenticare il Suo contributo “I reati in materia di sicurezza ed igiene del lavoro: connotati del sistema”, pubblicato in AA.VV. Ambiente, Salute, Sicurezza, nel 1997) e quelli in materia ambientale.
Conferenziere ricercatissimo, dal 2000 in poi affonda il bisturi sulle maggiori criticità dell’attualità politica: prima con il Suo “I delitti contro la pubblica amministrazione in Italia:magistratura e potere politico in competizione”, in Rivista di Diritto penale svizzero, 2000,e poi con “Il diritto penale incerto ed efficace” – in Rivista Italiana di Diritto e Procedura penale, 2001.
Per sostenere i Suoi Allievi ha curato, presentato e contribuito alla scrittura di innumerevoli volumi, lasciando una traccia indelebile nella dottrina penalistica italiana.
Anche come Avvocato ha curato importanti processi. Solo per citarne alcuni: il caso Parmalat, nel quale ha assistito Callisto Tansi e, più di recente, il caso dell’Ilva di Taranto.
Ma ha difeso moltissimi banchieri di livello mondiale e tantissimi manager di importanti aziende pubbliche e private italiane.
Insomma, Filippo Sgubbi ha saputo coniugare nella Sua vita la raffinatezza del pensiero, uno stile personale davvero unico, a strategie difensive vincenti, attraverso le quali si è affermato come uno dei grandi Avvocati italiani.
Recentemente, all’Università di Bologna venne a presiedere un Convegno Nazionale sul diritto penale degli alimenti, nel quale venne presentato un volume (con la Sua Prefazione),nel quale spiccava il contributo anche della Sua Allieva che Gli è succeduta nella Cattedra di Diritto Penale all’Alma Mater, la prof.ssa Desiree Fondaroli.
Ricordo che in quell’occasione mi chiamò in disparte e mi disse: «Nunzio, ho voluto io stesso portarTi il volume che costituisce la mia ultima fatica: diritto penale totale». Aveva vergato una bellissima dedica, che conservo gelosamente.
Filippo Sgubbi ha molto amato l’Avvocatura, da Lui sempre considerata il banco di prova del diritto penale.
Da vero garantista qual era e combattente per la Costituzione, nonostante il mondo accademico gli avesse offerto di presentare il Suo ultimo volume in molte importanti Università, Egli preferì la Sua Camera Penale di Bologna, intitolata al Suo amato Maestro, Franco Bricola, da cui aveva appreso l’Amore per la Carta.
Credo che ora si possa dire davvero di un lascito d’amore per l’Avvocatura penale italiana, che spero saprà ricordarLo adeguatamente.
In questo momento d’intenso dolore penso alla Sua adorata Signora, che Gli è stata sempre vicina nelle vicissitudini della vita e di cui conservo un caro ricordo. Come pure sono accanto all’amatissimo figlio: non vedeva l’ora, Filippo, che arrivasse il periodo dell’anno nel quale si recava in Australia dove poteva riabbracciare i nipotini.
Da Filippo mi sono sentito sempre protetto e riscaldato da un sincero affetto.
Perdo un amico fraterno ed il mondo un uomo mite e molto buono, un giurista di formidabile caratura.
Arrivederci Filippo, ci mancherai enormemente, ma sono certo che Ti rivedrò.

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