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Cosenza, risolto il contratto con la società al lavoro sull'isola pedonale

La pronuncia del Consiglio di Stato si pronuncia favorevolmente sull’interdittiva antimafia disposta dalla Prefettura cosentina nei confronti dell’impresa che stava realizzando l’ultimo tratto di Cor…

Pubblicato il: 03/08/2020 – 15:40
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Cosenza, risolto il contratto con la società al lavoro sull'isola pedonale
COSENZA Il comune di Cosenza ha risolto il contratto con la ditta che si è occupata dei “lavori di pavimentazione del tratto di Corso Mazzini tra Viale Trieste, Corso Umberto e Piazza XX Settembre”. L’ultimo tratto di isola pedonale rimane monco dell’impresa a cui erano stati affidati i lavori il 26 febbraio del 2019 a conclusione di tutto l’iter procedurale per una gara d’appalto dell’importo di 1 milione e mezzo di euro. I problemi per la società, in realtà sono iniziati circa un anno fa e precisamente il 20 settembre del 2019. A pochi mesi dall’apertura del cantiere, infatti, gli uffici della Prefettura di Cosenza avevano notificato una interdittiva antimafia. Arriva uno stop dettato dalla legge e i tempi dei lavori per la pavimentazione dell’ultimo tratto di Corso Mazzini subiscono il primo rallentamento, la data di conclusione dei lavori nell’estate diventa inesorabilmente un miraggio. La questione è superata grazie alla pronuncia del Tar. I giudici amministrativi di primo grado su richiesta dell’impresa aggiudicataria dei lavori, in sede cautelare, avevano annullato il provvedimento disposto dagli uffici prefettizi. Annullamento che aveva permesso di riprendere i lavori in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato adito proprio dalla Prefettura di Cosenza per chiedere la sospensione dell’ordinanza cautelare disposta dal Tribunale amministrativo di Catanzaro e riconoscere in questo modo la legittimità del provvedimento di interdittiva antimafia. I giudici si sono pronunciati favorevolmente, ribaltando gli esiti del Tar e la dunque l’amministrazione comunale di Cosenza non ha potuto fare altro che adeguarsi a quanto previsto dalla legge in questi casi disponendo innanzitutto la risoluzione del contratto e contestualmente procedendo all’avvio dell’iter burocratico che consentirà di affidare la parte restante del cantiere ad una nuova ditta che completerà i lavori residuali. (mi.pr.)
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