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'Ndrangheta a Torino, 17 arresti. Prestiti usurari con i soldi del narcotraffico
Indagini partite dopo il suicidio di una vittima che non riusciva a pagare i tassi d’interesse del 94%. Alcuni degli indagati sono vicini a una “locale” mafiosa
Pubblicato il: 08/09/2020 – 8:48
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TORINO Dall’alba, a Torino e nell’hinterland torinese, oltre 100 carabinieri del Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo 17 misure cautelari in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Ivrea su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in usura, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente, porto abusivo d’arma da fuoco, riciclaggio e traffico internazionale di autovetture rubate. L’indagine dei militari dell’Arma nasce dopo il suicidio di una vittima che non riusciva a pagare debiti con tassi d’interesse pari al 94%. Le immediate investigazioni hanno consentito di identificare due usurai e di individuare una complessa attività criminale coinvolgente altri complici a loro collegati per lo spaccio di cocaina in Settimo Torinese, alcuni dei quali contigui a esponenti di una “locale” di ‘ndrangheta. Scoperti anche episodi di ricettazione e riciclaggio di auto di lusso destinate al mercato estero (Finlandia, Francia e Ungheria).
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