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Rinascita Scott, giudizio immediato per Giancarlo Pittelli

L’ex parlamentare azzurro andrà a processo assieme Mario Lo Riggio, Salvatore Rizzo e Giulio Calabretta. È accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. La prima udienza è stata fissata per…

Pubblicato il: 08/09/2020 – 16:46
Rinascita Scott, giudizio immediato per Giancarlo Pittelli

CATANZARO Il gup di Catanzaro Paola Ciriaco ha accolto la richiesta di giudizio immediato presentata dalle difese di Giancarlo Pittelli, Mario Lo Riggio, Salvatore Rizzo e Giulio Calabretta. Per i quattro imputati – implicati nell’ambito del maxi-procedimento “Rinascita-Scott”, istruito dalla Dda di Catanzaro contro le cosche vibonesi – il processo avrà inizio il prossimo nove novembre davanti la Tribunale collegiale di Vibo Valentia.
L’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia, Giancarlo Pittelli, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, considerato il trait d’union tra il mondo della criminalità la massoneria e i colletti bianchi.
Mario Lo Riggio, accusato di associazione mafiosa, è considerato uomo alle dirette dipendenze di Gregorio Gasparro, «mettendo a disposizione della cosca Fiarè – Gasparro – Razionale, nonché di quella collegata Lo Bianco – Barba le sue imprese ed i suoi rapporti nel settore imprenditoriale e finanziario, operando, così, in modo sistematico al fine di raggiungere gli obiettivi della consorteria».
Salvatore Rizzo, ex sindaco del Comune di Nicotera, accusato di associazione mafiosa, considerato vicino a Pantaleone Mancuso, è accusato di avere assicurato «la penetrazione dell’organizzazione nell’acquisizione e gestione di attività imprenditoriali, soprattutto nel campo ricettivo (come nel caso del Villaggio Valtur di Nicotera), nonché aiutando il capo Luigi Mancuso a nascondersi e muoversi sul territorio, nel periodo in cui, lo stesso, si sottraeva all’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale».
Giulio Calabretta è accusato di trasferimento fraudolento di valori in concorso con altri «al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale e consentire a Rocco Delfino (soggetto affiliato alle cosche di Gioia Tauro, ndr) di sottrarsi a provvedimenti ablativi di natura reale». Calabretta, in concorso con Pittelli, con il colonnello Giorgio Naselli, Comandante Provinciale di Teramo, e Rocco Delfino, deve rispondere di rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio. Per i quattro imputati difesi dagli avvocati Guido Contestabile, Salvatore Staiano, Francesco Muzzopappa, Rocco Domenico Ceravolo e Attilio Matacera, il processo avrà inizio tra due mesi. (ale.tru.)

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