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Conferme, delusioni ed exploit. I voti di tutti i candidati a Reggio Calabria

Dal voto disgiunto (con più di 8mila preferenze in fuga dai candidati che andranno al ballottaggio) fino alle preferenze nelle liste. L’analisi delle elezioni in riva allo Stretto

Pubblicato il: 23/09/2020 – 12:14
Conferme, delusioni ed exploit. I voti di tutti i candidati a Reggio Calabria

di Fabio Papalia
REGGIO CALABRIA Le elezioni comunali di Reggio Calabria fanno registrare tante prime volte. Quando mancano solo tre sezioni si possono già tirare le somme, con l’avvertenza che il dato seppure ormai consolidato, non è definitivo al 100%. È la prima volta che il sindaco della città verrà eletto al ballottaggio ma soprattutto le elezioni del 20 e 21 settembre 2020 saranno ricordate per le liste civiche alla riscossa per la prima volta contro le corazzate delle coalizioni tradizionali dei partiti di centrodestra e centrosinistra. Al netto delle tante civiche che sostenevano sia il sindaco uscente Giuseppe Falcomatà che lo sfidante del centrodestra Antonino Minicuci, le elezioni vedono non solo lo strabiliante risultato di Angela Marcianò, che coi suoi 12.889 voti ha raggiunto il 13,88% superando la somma dei voti delle sue 4 liste (il totale dei voti di lista è 5894) di ben 7060 voti personali, leggasi anche voto disgiunto. Sotto invece rispetto alle liste, come era prevedibile, i due candidati che raggiungono il ballottaggio: Falcomatà ha ottenuto 34457 voti a fronte dei 37.248 voti delle 11 liste (il bilancio del sindaco uscente è di -2791 voti), peggio di lui Minicuci che ottiene 31473 voti a fronte dei 36.776 voti delle 10 liste (il bilancio per il burocrate indicato dalla Lega è di -5303 voti). La somma del voto disgiunto “passivo” per i due candidati fa 8094 preferenze. Ottima affermazione anche per Saverio Pazzano, il professore che forte di due sole liste ha conquistato 5894 voti a fronte dei 4414 voti alle liste, con un attivo di 1480. In bilico per un posto a palazzo San Giorgio c’è il massmediologo Klaus Davi, che ha ottenuto 4308 voti, quasi il doppio del totale della sua unica lista, con 2684 voti (l’attivo di disgiunto per Davi è di 1624 voti). Con la lista al momento ferma a 2,98% Davi non entra in consiglio non riuscendo a superare lo sbarramento del 3%. Quorum mancato anche per il generoso candidato del Movimento Cinquestelle, Fabio Foti, che ottiene 2.237 voti a fronte dei 1841 della lista M5s ferma al 2,04%. Percentuali da prefisso telefonico per gli altri tre candidati: Maria Laura Tortorella (749 voti, 0,81%); Fabio Putortì (610 voti, 0,66%); Giuseppe Siclari (273 voti, 0,29%).
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I PIÙ VOTATI

LA COALIZIONE DI FALCOMATÀ
Nel Partito Democratico il consigliere uscente Antonino Castorina stacca tutti con 1415 voti, dietro di lui un gruppetto inseguitori (tutti amministratori uscenti) in una manciata di voti: l’assessore Giuseppe Marino con 1030 voti, il consigliere Rocco Albanese con 1068 voti, il consigliere Vincenzo Marra con 975 voti; il consigliere uscente Giuseppe Sera con 965 voti. Un po’ più distaccate l’assessore Lucia Anita Nucera con 803 voti e la consigliera Nancy Iachino con 777 voti. Spiccano nella lista dei Dem ben 16 candidati sui 32 totali con un range da 0 a 36 voti, un po’ troppi “riempilista” per il partito che avrebbe dovuto trainare il peso maggiore della coalizione.
Nella lista S’Intesi due candidati hanno superato l’asticella dei mille voti: Mario Cardia con 1215 voti e Nino Malara con 1085 voti. Segue Giuggi Palmenta con 666 voti.
Nella lista “Innamorarsi di Reggio” sfiora quota mille solo Carmelo Versace con 950 voti. Si scende a quota 565 voti per il consigliere uscente Francesco Gangemi.
Nella lista “Articolo Uno” il più votato è il presidente del consiglio comunale uscente, Demetrio Delfino, con 827 voti. Segue il consigliere uscente Filippo Quartuccio con 688 voti.
Nella lista renziana di “Italia Viva” il consigliere uscente Paolo Brunetti fa il pieno con 828 voti, al secondo posto il consigliere Giovanni Latella con 595 voti tallonato da Deborah Novarro con 533 voti.
Nella lista “Reset” al primo posto sopra l’asticella dei mille voti anche il vice sindaco uscente Armando Neri, con 1038 voti. Al secondo posto l’ex consigliere regionale Pd Giuseppe Giordano con 713 voti.
Nella lista “La Svolta” una conferma anche per l’assessore uscente Giovanni Muraca, anche lui sopra la soglia dei mille voti, con 1023 preferenze. Distacco abissale dal secondo piazzato, con 315 voti.
L’apparentamento del Partito Socialista Italiano con il movimento politico “A testa alta” fa guadagnare il primo posto all’assessore al bilancio Irene Calabrò, che nonostante il Decreto Agosto raccoglie 681 voti, subito dopo di lei l’assessore Nino Zimbalatti con 679 voti e il vice presidente del consiglio comunale Antonio Ruvolo con 486 voti.
Nella lista “Primavera Democratica” primo posto per il consigliere uscente Filippo Burrone con 671 voti, col secondo piazzato fermo a 293 voti.
Nella lista “Patto x il cambiamento” il primo ha ottenuto 291 voti, il secondo 144, e 4 candidati a zero voti.
Nella lista “Partito del Sud Meridionalisti Progressisti-Reggio Bene Comune” il leader delle sardine di Reggio Calabria, Filippo Sorgonà, ha ottenuto 141 voti.
LA COALIZIONE DI MINICUCI
Forza Italia è il primo partito in città e il primo della coalizione del centrodestra. Una vittoria personale del coordinatore provinciale, il deputato Francesco Cannizzaro, il quale nonostante i malumori durante il lungo iter che ha portato alla scelta del candidato ha saputo compattare il partito dando prova di avere saldamente in mano le redini degli azzurri in riva allo Stretto. Messe di voti per il giovane avvocato Federico Milia, 26enne coordinatore cittadino di Forza Italia Giovani, primo degli eletti in assoluto con 1628 voti. Seguono il consigliere uscente Antonino Maiolino con 1118 voti e 5 voti dietro Nino Caridi con 1113 voti. Flop per il capogruppo uscente di Forza Italia, Mary Caracciolo, che si ferma a 635 voti. Meglio di lei l’uscente Pasquale Imbalzano con 776 voti, ma anche l’ex presidente della circoscrizione di Sbarre Giuseppe Eraclini con 784 voti, Marianna Cilione con 966 voti, Daniela De Blasio con 722 voti, Marika Federico con 721 voti, Saverio Latella con 671 voti e Paolo Paviglianiti con 803 voti.
Fratelli coltelli in FdI, dove il consigliere uscente Demetrio Marino primeggia ben oltre la soglia dei mille voti, con 1174 preferenze, mentre il collega Massimo Ripepi (che aspirava inizialmente alla candidatura a sindaco e in subordine alla nomina a vice sindaco) si ferma poco prima dell’asticella, a 987 voti. Al terzo posto Filomena Curatola con 809 voti, segue il consigliere uscente Luigi Dattola con 626 voti. A contribuire alla “tenuta” della lista i voti dei candidati del movimento “Reggio Futura”, Saverio Laganà 493 voti e Antonella Postorino 476 voti, che ha rinunciato a presentare la propria lista inserendo i candidati nella compagine del partito di Giorgia Meloni.
Nella lista della “Lega Salvini Calabria” primo posto per Giuseppe De Biasi con 702 voti, al secondo posto il consigliere uscente Giuseppe D’Ascoli con 485 voti seguito a 3 voti di distanza dal coordinatore cittadino Emiliano Imbalzano, anch’egli consigliere uscente, con 482 voti.
Nella lista “Cambiamo! Con Toti” l’assessore Saverio Anghelone (transfuga dell’amministrazione Falcomatà) conferma le aspettative e si piazza al primo posto con 981 voti, seguito da Gianluca Califano con 712 voti.
Nella civica del candidato sindaco Minicuci al primo posto Guido Rulli con 775 voti, seguito a pari merito da Bruno Giuseppe Sergi e Margherita Tripodi entrambi con 319 voti.
Nella lista “Reggio Attiva”, una delle civiche allestite da Cannizzaro, al primo posto troviamo Nico Malaspina con 415 voti, seguito da Nunzio Adamo con 412 voti e dall’ex sindaco di San Roberto, Roberto Vizzari, con 402 voti.
Nella civica “Ogni giorno Reggio Calabria” allestita dal consigliere regionale Domenico Giannetta, il più votato è Antonino Mileto con 452 voti.
Nella lista “Ama Reggio” la più votata è Angela Latella, con 319 preferenze. Nella lista “M.E.D.A.” il primo posto è occupato da Antonino Pulitanò con 122 voti, mentre chiude la classifica la lista “Nuova Italia Unita” con i 109 voti del capolista Luigi Catalano.

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