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Gratteri: «Vigilare sui fondi per l'emergenza Covid, sono un'opportunità per i clan»

Il procuratore di Catanzaro interviene in un incontro a Lamezia: «Dai bandi europei opportunità per i giovani». Le sue idee per la Fondazione Terina: «A Lamezia serve una università del turismo. E …

Pubblicato il: 25/09/2020 – 13:09
Gratteri: «Vigilare sui fondi per l'emergenza Covid, sono un'opportunità per i clan»

LAMEZIA TERME «Stiamo vivendo un momento estremamente delicato, soprattutto per i precari e le persone più fragili. C’è bisogno di soldi subito, ma questo non significa che non si possa e non si debba vigilare su questi fondi, altrimenti si rischiano solo distorsioni che favoriscono le mafie. Dobbiamo vigilare sui nostri territori, perché in questo momento la ‘ndrangheta guarda alle opportunità della crisi ed è fondamentale non lasciare solo chi è più in difficoltà». A dirlo è stato il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri intervenendo, a Lamezia Terme, ad un incontro sul tema “Dark Money: per le mafie si scrive crisi, ma si legge opportunità” promosso dal Progetto Policoro Calabria.

Secondo Gratteri, è scritto in una nota, i tre attributi che devono contraddistinguere i giovani oggi sono «giusti, educati e fermi. Bisogna studiare i bandi europei – ha aggiunto -. Le opportunità vere di sviluppo per i giovani arrivano da lì, poi bisogna mettere una tenda davanti alla cittadella regionale e parlare con i dirigenti per far conoscere e comprendere i bandi che possono dare tanto ai giovani calabresi».
Il magistrato ha anche lanciato altre idee per i giovani: «Un’università del turismo a Lamezia Terme, nei locali che resteranno liberi della Fondazione Terina, interessarsi ai beni confiscati fino ad essere duri e scortesi quando nell’affidamento si verificano trattamenti di serie A e di serie B per le associazioni».
Gratteri, infine, ha rivolto un invito a tutti: «È tempo di fare le cose in grande per la nostra terra».
All’incontro ha partecipato anche il giornalista Michele Albanese che da anni vive sotto scorta, che ha evidenziato come «la Calabria può essere salvata se ognuno di noi capisce che deve dare qualcosa, che bisogna rinunciare ciascuno ad un pezzo, per raggiungere un bene comune e aiutare la nostra comunità”. All’appuntamento hanno portato il loro saluto il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro ed il vescovo monsignor Schillaci. (Ansa)

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