COSENZA Una crescita costante e omogenea. Così il virus insidia l’intera provincia di Cosenza. Giorno dopo giorno si registrano nuovi positivi, piccoli numeri ma che diventano grandi (oggi +82) se si considera tutto nel suo complesso. I numeri non mentono e gli appelli dei medici si rincorrono anche perché l’ospedale di Cosenza rischia di andare in affanno e i nuovi posti letto rischiano di diventare un ricordo nel giro di qualche ora se il numero di ricoveri cresce in maniera esponenziale. Oggi sono stati affidati alle cure dei sanitari dell’Azienda Ospedaliera 3 nuovi pazienti che si trovavano a casa ma che registravano sintomi da Sars-Covid19. Altrettanti sono stati dimessi, seppur ancora positivi. La task-force medica dell’Asp di Cosenza ha trasferito tutti gli anziani della Rsa “L’Incontro” che si trova nel comune di Casali del Manco. Occuperanno i posti letto adibiti nell’ospedale di Rossano dove tutti si augurano di poter essere negativizzati nel minor tempo possibile e di tornare dunque a vivere una vita normale. Casali del Manco che oggi non registra nessun nuovo caso (87 sono i casi di positivi attivi), mentre l’altra “zona rossa” Celico cresce di 3 unità con un totale di positivi attivi di 37 casi e un decesso. La situazione sembra essere sotto controllo e i cittadini reclamano la riapertura dopo i 14 giorni di lock down. Situazione più critica invece nel comune di San Pietro in Guarano. Dopo quella di ieri, si registra un’altra impennata di casi (oggi +14). E’ il numero più alto dell’intera provincia, il comune potrebbe essere dichiarato “zona arancione” (si attendono le decisioni da concertare tra Stato e Regioni) come Mangone (+3 casi), Zumpano (+2 casi) e Rovito (+8 casi). I nuovi comuni che smettono di essere Covid free sono Bianchi e San Donato di Ninea.
SCREENING AI VIGILI DEL FUOCO Aspettano che l’Asp comunichi loro i referti anche una trentina di Vigili del Fuoco in servizio al comando provinciale di Cosenza e anche ai distaccamenti presenti sul territorio. Al momento si trovano in isolamento domiciliare e si sono sottoposti a tampone dopo che due colleghi in servizio al distaccamento di Scalea sono risultati positivi. Così come successo con i carabinieri, il virus serpeggia anche tra gli operatori del servizio tecnico urgente. Sono le categorie di lavoratori, oltre al personale medico e paramedico, che molti studi indicano tra quelle a maggior rischio di contagio considerata la natura degli interventi.
L’AREA URBANA DI COSENZA Riassetto dei posti letto e degli operatori sanitari (qui la notizia) è questa la strategia per fronteggiare le prossime settimane, in attesa che le misure restrittive del Governo vengano varate e portino ad una riduzione della curva epidemiologica dei contagi. A Cosenza sono 7 i nuovi casi. In totale i positivi sono 158, e di questi 14 sono ricoverati in ospedale. 8 nuovi contagi si registrano a Rende e 3 a Castrolibero. I pazienti ospedalizzati sono in totale 55, di cui 5 in rianimazione.
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