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Sanità, c’è anche una "buona" Calabria: positivo il dato Lea 2018

Il periodico monitoraggio del ministero della Sanità promuove il settore calabrese, “adempiente” dopo anni negativi e con il salto in avanti di punteggio più alto in Italia

Pubblicato il: 06/11/2020 – 8:16
Sanità, c’è anche una "buona" Calabria: positivo il dato Lea 2018

Nei giorni della Calabria regione “canaglia” per quanto riguarda la sanità, nei giorni in cui il governo nazionale istituisce la “zona rossa” anti Covid nella nostra regione e ne proroga con “nuovo” Decreto Calabria quel commissariamento finora fallimentare, spunta il dato in controtendenza: nella griglia di valutazione dei Lea – i livelli essenziali di assistenza- per il 2018 la Calabria è stata la regione che ha fatto registrare il miglioramento più consistente, risultando “adempiente” dopo anni di inadempienza. Il dato emerge dall’ultimo monitoraggio pubblicato dal ministero della Salute (lo stesso che ha “ispirato” la zona rossa e il “nuovo” Decreto Calabria).
IL MONITORAGGIO Secondo quanto scrive “Quotidiano Sanità” «è la Regione Veneto a guidare la classifica della Griglia Lea 2018. Il punteggio massimo che si può raggiungere è 225 e nel 2018 il Veneto ha raggiunto 222 punti (erano 218 l’anno prima, vedi report 2017). Seguono l’Emilia-Romagna con 221 (era a 218), Toscana con 220 (era a 216), Piemonte a 218 (era in testa con 221), Lombardia con 215 (212), Liguria con 211 (195), Umbria con 210 (208), Abruzzo con 209 (202), Marche con 206 (201), Friuli Venezia Giulia con 206 (era a 193), Basilicata con 191 (189), Lazio con 190 (era a 180), Puglia con 189 (179), Pa Trento con 185 come l’anno prima, Molise con 180 (167), Sicilia 171 (era a 160) Campania con 170 (153), e infine Calabria con 162 (136 e il suo è il più grosso balzo in avanti)». Al di sotto della soglia di sufficienza di 160 ci sono Valle d’Aosta con 159 (149), la Sardegna con 145 (140) e la Pa di Bolzano con 142 (120 l’anno passato). Nel report ministeriale, infatti, si legge che «nel 2018 risultano valutate positivamente le seguenti regioni: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto. Si collocano con un punteggio compreso tra 200 e 160 (minimo livello accettabile): Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia e Sicilia. Tra le regioni in piano di rientro, le regioni Calabria e Campania raggiungono nel 2018 punteggio di adempienza. Si confermano su punteggi di adempienza per il 2018 anche Lazio, Puglia, Molise, Sicilia e Abruzzo».
IL DETTAGLIO SULLA REGIONE CALABRIA Secondo gli estensori del monitoraggio Lea del ministero della Sanità, quindi «la valutazione finale per il 2018 si attesta per la Regione Calabria su un punteggio pari a 162 che secondo i parametri di riferimento fissati dal Comitato Lea (range -25 – 225; positivo a 160) risulta positivo e in incremento rispetto agli anni precedenti». Nel complesso – si legge ancora – «la Regione raggiunge valori sufficienti, entro i parametri di riferimento, per la maggior parte degli indicatori relativi ai tre livelli di assistenza prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e ospedaliera raggiungendo nel corso del 2018 l’adempienza con un punteggio pari a 162».
 
 

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