REGGIO CALABRIA L’ormai ex commissario alla sanità calabrese, l’ex generale dei Carabinieri Saverio Cotticelli, tra i suoi ultimi atti aveva dato l’autorizzazione al laboratorio dell’ospedale di Polistena, per processare in loco i tamponi volti ad accertare la positività al coronavirus, ma manca la strumentazione e il personale. Molti dei medici e del personale sanitario del nosocomio, infatti, sono già positivi al covid.
Insieme all’ospedale di Polistena i tamponi potranno essere analizzati anche sull’altro versante, nell’ospedale di Locri, raddoppiando di fatto le “bocche di fuoco” messe in campo, che attualmente possono contare soltanto sui due laboratori di Reggio Calabria, quello dell’Asp e quello del Gom. Tutto bene, dunque, se non fosse che a Locri c’è la macchina e mancano i reagenti, mentre a Polistena ancora manca sia la macchina che il reagente.
«Ci ha autorizzato ad avere il macchinario – ha confermato il direttore sanitario Giuseppe D’Ascoli al Tgr – ma ancora ci mancano sia la macchina che il reagente. Ancora facciamo riferimento al centro provinciale di Reggio. Da lunedì si porrà di nuovo il problema perché voglio ritestare di nuovo tutti i dipendenti e i malati». Intanto vengono dirottati a Polistena i pazienti di Ortopedia del Gom, ma i posti letto sono limitati, più di un certo numero non si può andare perché quella è la capienza, non possiamo fare i letti a castello. In più abbiamo il problema che i pazienti ortopedici spesso hanno fratture tali che necessitano di essere operati nel giro di qualche giorno e non abbiamo anestesisti».
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