Fatta salva ogni considerazione per la povera Presidente Santelli che bene aveva iniziato nel difficile governo della Calabria, condivido in pieno il ricorso delle associazioni avverso l’intitolazione alla stessa Santelli della Cittadella regionale.
Avendo, come è noto, dedicato parte della mia attività professionale come dirigente tecnico della Regione a coordinare le attività di progettazione, di costruzione e il primo funzionamento del palazzo regionale, trovo che tale scelta costituisca un vero e proprio torto nei confronti di alcuni Presidenti, suoi predecessori. Nei confronti di Nisticò che al palazzo della Regione pensò per primo, di Loiero, che non solo pose, tra lo scetticismo generale, la prima pietra ma, dopo aver superato gli impedimenti avanzati dalla Sovrintendenza alle belle arti, alzò tutti i piani della struttura.
Infine il merito finale va a Scopelliti che terminò l’opera e a Oliverio che materializzò il trasferimento degli uffici. Questi i fatti storici relativi alla Cittadella, ai quali la brava Presidente Santelli, con tutto il rispetto e il dispiacere per la sua prematura morte, risulta del tutto estranea.
*già dirigente della Regione Calabria
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