MONZA Un discopub di Giussano, in provincia di Monza, è stato chiuso dai carabinieri a seguito di interdittiva antimafia emessa dal Prefetto di Monza e Brianza, Patrizia Palmisani, nei confronti della società che ne cura la gestione per sospetta infiltrazione mafiosa.
A quanto emerso dagli accertamenti dei militari della compagnia di Seregno, in collaborazione con la Polizia Locale, il 50% delle quote del locale appartengono a Nazareno Stagno, figlio di Antonio Stagno, membro della Locale di ‘ndrangheta di Seregno-Giussano e collegata al clan Giampà di Lamezia Terme, oltre che cognato di Rocco Cristello, boss della Locale Lombardia ucciso nel 2008 a Verano Brianza. Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di martedì 22 dicembre ma stato reso noto soltanto oggi dai militari dell’Arma.
Altri due provvedimenti interdittivi sono stati emessi nei confronti di due società di Seregno e una di Desio, dedite a diverse attività tra cui la dismissione di autovetture, collegate a Ignazio Marrone, condannato in secondo grado per associazione per delinquere con aggravante del metodo mafioso, sentenza divenuta irrevocabile il 9 luglio scorso.
x
x