COSENZA Una storia appena nata e già finita. Almeno al netto di giravolte che sono sempre dietro l’angolo. Dopo l’auto sondaggio promosso su Facebook che lo ha (auto)promosso a candidato a presidente con il voto degli utenti social – che, in sostanza, hanno detto no a un passo indietro di Carlo Tansi davanti alla candidatura a governatore di Luigi de Magistris (nella foto sopra a Montalto dopo l’incontro con Tansi) – anche i candidati delle tre liste che sostengono la candidatura dell’ex capo della Protezione civile regionale dicono no. E, in una nota, evidenziano «con fermezza come l’unico candidato alla presidenza della Regione sia Carlo Tansi, poiché rappresenta sotto l’aspetto politico il nostro programma civico condiviso per cambiare la Calabria».
Si va, dunque, verso la rottura. Non che il percorso fosse realmente iniziato, ma il primo incontro tra i due candidati era stato improntato al dialogo.
I candidati che sostengono Tansi non soltanto si dicono contrari a un passo indietro, ma sfidano addirittura il sindaco di Napoli e lo invitano «a essere chiaro e leale con i calabresi indicando pubblicamente, entro il 2 febbraio prossimo, quante liste, quanti candidati e quali coalizioni civiche e politiche sostengono la sua candidatura». Un ultimatum che non sa di alleanza. Tansi & co. pensano di poter trattare da una posizione di forza («possiamo vantarci – scrivono – di avere già quattro liste pronte, 96 candidati, 9mila sottoscrittori delle liste e sondaggi nazionali che danno la nostra coalizione in straripante crescita di consensi»). E non sono disposti a fare concessioni all’ex pm di Catanzaro. Che, d’altra parte, sulla sua volontà di correre come governatore (e non certo come spalla di Tansi) è stato chiarissimo.
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