Ultimo aggiornamento alle 7:45
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Giorno della Memoria, la storia di Maria Eisenstein e del suo diario dimenticato – VIDEO

Pubblicato nel ‘44, è il primo documento di un internato in un campo fascista. Nel dopoguerra finì nell’oblio, così come la storia degli altri “campi del duce”: a riscoprirlo sul finire degli anni …

Pubblicato il: 27/01/2021 – 11:29
Giorno della Memoria, la storia di Maria Eisenstein e del suo diario dimenticato – VIDEO

COSENZA Nata a Vienna da una famiglia ebraica di origini polacche, Maria Eisenstein negli anni ’30 è una studentessa dell’Università di Firenze. È iscritta a Lettere, consegue la laurea nel 1939, un anno dopo l’avvio della promulgazione in Italia delle leggi antisemite (e quella del ’39 è, in effetti, l’ultima sessione di laurea consentita agli ebrei dal governo fascista). Un anno dopo, all’entrata in guerra dell’Italia, Maria Eisenstein viene arrestata e internata nel campo di Villa Sorge a Lanciano, in Abruzzo. È ebrea, quindi “nemica dell’Italia e del regime”.
LA STORIA Resta qui alcuni mesi, tra il luglio e il dicembre del ’40, e in questo periodo annota quello che vede e che vive nel campo su un diario. Sono aneddoti, sensazioni, riflessioni. Le internate vivono nell’angoscia di essere deportate, devono sopportare soprusi e stenti, rassegnarsi – nelle rare e controllate uscite dal campo – alle speculazioni e al silenzio complice e indifferente della comunità locale. Dopo l’Armistizio, insieme al marito Samuel Eisenstein (conosciuto a Guardiagrele e sposato nel 1942) era riuscita a oltrepassare la linea Gustav e a trovare rifugio a Bari, dove lavora per gli Alleati come traduttrice, e poi finalmente raggiunge Roma, liberata nel 1944. Qui rielabora i suoi appunti del campo in forma romanzata, pubblicandoli nell’ottobre del 1944. Uno straordinario documento storico – la prima testimonianza pubblicata da un internato in un campo fascista – edito ancora prima della fine della guerra.
IL VOLUME RITROVATO Di quel testo, però, nel giro di pochi anni si perdono le tracce. Fino alla fine degli anni ’80, quando Carlo Spartaco Capogreco – professore di Storia Contemporanea e di Didattica della Shoah all’Università della Calabria, che da tempo si era messo alla sua ricerca – non riesce a rinvenirlo. Oltre al volume, in Abruzzo Capogreco trova anche la tesi di laurea di Maria e conduce una serie di verifiche che lo portano poi a individuare per primo l’immagine e il vero cognome dell’autrice (Moldauer). Nel 1994, insieme allo scrittore Gianni Giovannelli, pubblica una nuova edizione dell’opera L’internata numero 6. Nel 2014 il libro torna poi nelle librerie in un’edizione critica, per i tipi della Mimesis e sempre sotto la curatela del professor Capogreco, che nel suo saggio introduttivo intitolato Il libro esemplare di un’Autrice fantasma (un vero “libro nel libro”) fa conoscere ai lettori anche la storia appassionante delle sue lunghe ricerche, inseguendo il libro e l’autrice, approdate nel 1993 fino in California.
IL VIDEO In questo video, Carlo Spartaco Capogreco ripercorre la vicenda di Maria e del suo volume, per molti anni dimenticato e rimosso: «Una storia che, in fondo, spiega bene anche le ragioni che ci hanno portato così tardi all’istituzione di una giornata dedicata alla memoria dell’Olocausto. La legge sul 27 gennaio è, infatti, del 2000: è stata promulgata, quindi, a distanza di cinquant’anni e oltre dalla fine della guerra. C’è stata perciò, per un lungo periodo, una notevole rimozione di quegli anni e delle responsabilità del nazifascismo: dovremmo, certamente, riconsiderare il mito degli italiani in guerra, sempre e comunque, “brava gente”».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x