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Una loggia "coperta" per gestire gli appalti nell'Alto Tirreno: 18 indagati
Inchiesta della Procura di Paola. A Scalea un sistema avrebbe dirottato commesse pubbliche verso un cartello di imprese. Contestata la violazione della Legge Anselmi. Coinvolti consiglieri comunali d…
Pubblicato il: 27/01/2021 – 12:11
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PAOLA Una loggia coperta e i condizionamenti sulle gare d’appalto. Il canovaccio si sarebbe dipanato nell’Alto Tirreno Cosentino, e in particolare a Scalea, con propaggini in Basilicata. È l’ipotesi di un’inchiesta della Procura di Paola, guidata da Pierpaolo Bruni. Gli uffici giudiziari indagano sull’esistenza di un sistema che avrebbe gestito commesse dirottandole verso un “cartello” di imprese. Le persone indagate per associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta sono 18.
Questi i nomi: Luigi Cristofaro, Francesco Arcuri, Antonio Del Vecchio, Giuseppe Del Vecchio, Maria Grazia Melega, Francesco Esposito, Paola Di Stio, Vincenzo Cristofaro, Silvano Cairo, Giuseppe D’Alessandro, Giuseppe Marsico, Marco Liporace, Giampietro D’Alessandro, Maria Petrone, Vincenzo Donato Rosa, Raffaele Grosso Ciponte, Giuseppe Caroprese, Gianfranco Amodeo.
A tre degli indagati viene contestata la violazione della Legge Anselmi, che vieta la costituzione delle logge massoniche coperte. Al gruppo apparterrebbero alcuni consiglieri comunali di Belvedere.
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