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Emergenza sanitaria

Covid, a Corigliano Rossano salgono a venti le classi in quarantena

Alle undici già note in vari plessi, si sommano altre nove (tutte a Rossano), in una scuola media. Chiesta la chiusura della “Levi”

Pubblicato il: 01/03/2021 – 15:25
di Luca Latella
Covid, a Corigliano Rossano salgono a venti le classi in quarantena

CORIGLIANO ROSSANO La recrudescenza dell’infezione a Corigliano Rossano ha messo in subbuglio centinaia di genitori. Nelle scorse ore sono state poste in quarantena altre nove classi a partire da domani, che sommate alle undici annunciate da Martino Rizzo ieri sera porta il computo a venti. Per tutte è stata attivata la didattica digitale integrata fino a nuove disposizioni.
A ieri sera le cassi in isolamento fiduciario erano la 3B della scuola media “Leonardo Da Vinci”, la 4B e la 2A del plesso San Domenico nel centro storico di Rossano; 3-5A della scuola elementare di via Nazionale, 2-4-5C delle elementari Monachelle, la 1D e la 3G delle medie “Carlo Levi”, la 3A di contrada Frasso. A queste si aggiungono le prime, le seconde e le terze classi dei corsi D, E, F della Carlo Levi, tutte allo scalo di Rossano.
Numeri importanti che stanno preoccupando, e non poco, i genitori, molti di questi sul piede di guerra ed in attesa di una presa di posizione del sindaco Flavio Stasi sul da farsi.
La didattica a distanza o in presenza è tema da mesi molto dibattuto in città, infarcito da ricorsi e controricorsi che poi hanno obbligato l’amministrazione comunale a riaprire le scuole dopo aver emesso alcune ordinanze di chiusura. Lo “scontro” due “partiti”, quello dei genitori convinti che i loro figli debbano frequentare la scuola in presenza e quello della Dad, si fa ogni giorno più intenso sui social ed in questi giorni, proprio per via dell’elevato numero di classi in quarantena, sta diventando incandescente. E poco importa quale delle due “fazioni” abbia ragione, perché a sentire Rizzo (qui le sue dichiarazioni) ed a farsi un giro in città non è difficile vedere comitive per le quali la mascherina sembra essere un ricordo o utile a reggere il mento.
E pure l’altro provvedimento emanato da Stasi nelle scorse settimane, secondo cui alcune zone della città dovevano rimanere interdette alla socializzazione, in buona sostanza è rimasto solo sulla carta. E mentre il Sars-Cov-2 a molti non fa più paura, nelle scuole sembra dilagare.

Chiesta la chiusura della scuola media “Levi”

Nel frattempo, nel primo pomeriggio di oggi, la dirigente scolastica della scuola media Carlo Levi, quella più colpita dalle classi in quarantena, ha chiesto un incontro urgente all’Amministrazione comunale per richiedere la chiusura per i prossimi quindici giorni dell’intera scuola e di tutte e otto le sezioni. (l.latella@corrierecal.it)

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