CATANZARO Procedono in maniera spedita i lavori per la realizzazione della nuova Procura di Catanzaro che verrà situata nella struttura dell’ex ospedale militare del capoluogo.
Il termine dei lavori è previsto per la prossima estate e l’edificio sarà fruibile entro novembre 2021. In questo periodo si sta rinnovando il tetto della parte nuova dell’edificio per il quale sono previsti materiali ecocompatibili. L’energia verrà assorbita dalle stesse pareti dell’edificio che avranno la funzione di una sorta di pannelli solari capaci di seguire lo spostarsi della luce. Un progetto avveniristico, unico in Italia, che si realizzerà anche grazie a uno stanziamento di 3 milioni e 700mila euro che la Regione Calabria ha recuperato. Un progetto che ha visto lavorare in sinergia sia il governo precedente che l’attuale. Negli anni 2016-2017 – con la vicepresidenza dell’attuale deputato Antonio Viscomi – è stata avvita la procedura e sono state recuperate le risorse dal Fondo Pac dal dipartimento Programmazione. Un progetto portato avanti dall’attuale legislatura, da Iole Santelli prima e da Nino Spirlì poi. Oggi il dipartimento Lavori pubblici si accinge ad erogare queste risorse comunitarie destinate all’infrastrutturazione della Procura di Catanzaro.
Accanto al programma avveniristico viaggia anche quello di recupero dell’antico convento del 1400 sulle cui spoglie era sorto l’ex ospedale militare. Su questa parte dei lavori veglia la Sovrintendenza alle belle arti che sta riportando i locali alla loro originaria bellezza. «Addirittura togliendo parti di intonaco sono stati trovati degli affreschi e una particolare orditura della muratura che non sarà coperta ma lasciata così come è stata trovata», ha riferito il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri a novembre 2019, nel corso di un sopralluogo.
Un progetto monumentale da un punto di vista avveniristico e storico/artistico per il quale in questi giorni si stanno intensificando gli incontri tra il procuratore Gratteri, il presidente della Corte d’Appello Domenico Introcaso e il direttore dei lavori, gli ingegneri, il direttore del demanio, la Sovrintendenza alle belle arti e il provveditore alle opere pubbliche. Perché i fondi recuperati dalla Regione verranno destinati all’implementazione informatica e tecnologica dell’opera. Oltre a prevedere, per il futuro, un parcheggio sotterraneo.
Non solo. La nuova Procura permetterà di risparmiare circa un milione e 800mila euro di fitti perché nel nuovo edificio si trasferirà non solo la Procura ma anche le sezioni della polizia giudiziaria, parte della Corte d’Appello, con sala riunioni, biblioteche, la sede del magistrato per gli usi civici, l’archivio.
Sempre il procuratore Gratteri, nel corso del sopralluogo del novembre del 2019 ha affermato che la struttura non sarà solo destinata al lavoro della magistratura ma anche alla città. «Vi sarà la possibilità, di sabato o domenica, quando queste stanze non saranno utilizzate dalla Procura, di fare dei concerti o dei convegni, in modo che anche la città possa godere di quest’opera». (a.truzzolillo@corrierecal.it)
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