Sofo: «Il rinvio del voto è una tortura per i calabresi»
L’europarlamentare ex Lega: «Il governo regionale provvisorio tagliato fuori dai negoziati sul Recovery Fund»

BRUXELLES «Rimandare a ottobre le elezioni regionali calabresi previste per l’11 aprile significa lasciare questa terra, tra le più povere e bisognose di rilancio di tutta Europa, per un intero anno senza un governo nel pieno delle sue funzioni, impedendole di avviare una qualsiasi pianificazione di medio-lungo termine e di avere un qualche peso politico nei confronti del Governo. Una vera e propria tortura politica, considerando che da quando nell’ottobre 2020 la Santelli è morta la Calabria è in amministrazione provvisoria, situazione che le sta impedendo di affrontare efficacemente la gestione della crisi sanitaria e la sta tagliando fuori dai negoziati sul Recovery Fund». Così si è espresso l’europarlamentare Vincenzo Sofo – che ha recentemente lasciato la Lega dopo la svolta “governista” di Salvini – in merito alle indiscrezioni sul posticipo delle elezioni regionali in Calabria.