CATANZARO L’amarezza di Alessandro Testa, uno dei medici del Sant’Anna Hospital sta tutta in un post pubblicato su Facebook. Per tutta la mattina dirigenti, medici e infermieri hanno atteso la firma sul decreto di accreditamento al Sant’Anna, che si sarebbe tradotta con la riapertura delle porte della struttura. Quella firma non è arrivata. Da qui lo sfogo significativo di Testa: «La parola del dottor Longo vale meno di zero, ridateci i galantuomini».
Il personale del Sant’Anna si era recato in cittadella più che speranzoso. Sempre ad un post di Facebook, ma precedente, il dottor Testa aveva affidato tutte le aspettative: «Siamo qui ad attendere che Longo firmi il decreto come ha detto a un consigliere regionale e ad un rappresentante sindacale. La firma è tutto ciò che manca, tutto il necessario è stato prodotto, come certificano le sette ispezioni dell’Asp e l’ultima dell’Ota (lìOrganismo tecnicamente accreditante) che ha dato parere positivo. La firma – aveva detto il medico intorno a mezzogiorno – consentirà al Sant’Anna di riprendere le attività dopo tre mesi, in un momento strano come quello che stiamo vivendo, che ci vede seduti in panchina non per colpa nostra. Siamo gli unici sanitari al mondo fermi. Ci è stato detto che il commissario Longo è in riunione, siamo fiduciosi, ma serbiamo anche tanta rabbia, perché molti di noi sono arrivati al limite della sopportazione. Rimarremo qui fin quando Longo non ci darà risposte, quella firma è l’unico epilogo possibile dopo mesi di inattività».
Firma che, come si evince dall’altro post delle 15 che non è arrivata. Il Sant’Anna, dunque, resta ancora “in panchina”.
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