VIBO VALENTIA Dinanzi al gup del Tribunale di Vibo Valentia, Francesca Del Vecchio, Nicola Polito, 34enne di Paravati – difeso dall’avvocato Salvatore Sorbilli – ha chiesto ed ottenuto il rito abbreviato mentre per l’altro imputato, Pasquale Evolo di 53 anni, – assistito dall’avvocato Filippo Accorinti – è stato disposto il rito ordinario. Entrambi sono coinvolti nell’omicidio di Francesco Palmieri, avvenuto l’1 aprile dello scorso anno proprio a Paravati, nel Vibonese, con un colpo di fucile calibro 12. Le analisi effettuate dal Ris di Messina avrebbero permesso di isolare le tracce biologiche sul grilletto del fucile, appartenenti presumibilmente a Pasquale Evolo.
Le indagini, avviate fin da subito con il coinvolgimento sinergico di buona parte delle Stazioni della Compagnia Carabinieri del capoluogo e di tutte le componenti investigative dell’Arma, avevano condotto i Carabinieri a fermare dopo alcune ore il cugino della vittima, Nicola Polito, a seguito del rinvenimento – in un magazzino nella sua disponibilità – dell’arma clandestina utilizzata per commettere il delitto.
L’evento sarebbe maturato al termine di un regolamento dei conti per ragioni di droga: un debito di poche decine di euro. I due indagati, nel corso di una colluttazione, hanno fatto esplodere una cartuccia dal fucile che Polito aveva con sé. Quest’ultimo avrebbe atteso l’arrivo di Evolo e Palmieri ed Evolo, alla vista dell’arma lo avrebbe assalito per strappargliela via senza riuscire nell’intento. È stato proprio in quel frangente che è partito il colpo che ha raggiunto ed ucciso Palmieri. Polito dovrà rispondere anche dei reati di detenzione e porto illegale di arma da sparo clandestina e della detenzione ai fini di spaccio di oltre 163 grammi di hashish. Per decidere sul rinvio a giudizio di Evolo bisognerà attendere il 5 luglio prossimo. L’accusa è rappresentata dal procuratore di Vibo, Camillo Falvo. (Gi.Cu.)
x
x