MILETO Svolta lampo nelle indagini dell’omicidio di Francesco Palmieri, il giovane di Paravati giunto cadavere al Pronto soccorso di Vibo Valentia nella tarda serata di ieri, dopo essere stato attinto alla testa da un colpo di fucile calibro 12.
Nel giro di poche ore, un articolato team composto da i Carabinieri della Stazione di Mileto, della Sezione Operativa della Compagnia di Vibo Valentia e del Nucleo Investigativo, coordinati dal sostituto procuratore Concettina Iannazzo, ha stretto il cerchio e sottoposto a fermo di indiziato di delitto Nicola Polito, 33 anni, cugino della vittima, già noto alle forze dell’Ordine.
Ad attivare i soccorsi sarebbe stato lo stesso Polito, la cui versione non ha convinto gli investigatori, che fin dalle prime battute, grazie ad una precisa ricognizione informativa dei militari della Stazione di Mileto, giunti immediatamente sul per preservare la scena del crimine e raccogliere i primi spunti investigativi.
Le successive perquisizioni hanno consentito di rinvenire, occultata in un’abitazione nella diponibilità del fermato, l’arma del delitto, un fucile calibro 12 con matricola punzonata e 27 cartucce analoghe a quella utilizzata per l’azione delittuosa.
Nella circostanza, è stato rinvenuto e sequestrato un panetto di hashish del peso di 163,50 grammi.
Proprio un debito non saldato per l’acquisto di droga potrebbe essere il movente.
Nella giornata di oggi, nel Comando Provinciale Carabinieri di Vibo Valentia si sono tenuti una serie di interrogatori, diretti in prima persona dal procuratore della Repubblica, Camillo Falvo, coadiuvato da Iannazzo, per vagliare la posizione e le responsabilità di ulteriori soggetti nel grave fatto di sangue.
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