CATANZARO Sono 13 gli imputati rinviati a giudizio nell’ambito del procedimento scaturito dall’inchiesta “Piazza Sicura”. Il gup del Tribunale di Catanzaro Teresa Guerrieri ha infatti accolto la richiesta del pm della distrettuale Veronica Calcagno.
L’operazione ha coinvolto pubblici amministratori, imprenditori, professionisti e pubblici dirigenti, indagati, a vario titolo, per falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, mancanza del certificato di collaudo. Il rinvio a giudizio è stato disposto nei confronti del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, Giorgio Ottavio Barbieri, Alvaro Antonio, Antonella Angotti, Francesco Converso, Gianluca Guarnaccia, Francesco Stellato, Francesco Tucci e Paola Tucci (difesi dagli avvocati Franco Sammarco, Paolo Sammarco e Anna Spada), Pasquale Torchia, Carlo Pecoraro, Raffaele Ferraro, Carlo Vernetti.
Secondo le indagini, eseguite dalla Guardia di finanza, sono stati commessi svariati reati di falso finalizzati ai finanziamenti per lavori complementari e per il rilascio del certificato di collaudo di Piazza Bilotti. Contemplato anche il reato di rivelazione di segreto, posta in essere da un pubblico dipendente in relazione ad attività ispettive che dovevano essere avviate sul cantiere, e affidamento e frammentazione di incarichi sotto soglia, in modo da aggirare gli obblighi posti dalla normativa vigente in materia di appalti.
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