Tre assoluzioni per la morte dell’elettricista Antonio Bufanio
La vittima morì fulminata da una scarica elettrica mentre lavorava al depuratore di Fiumefreddo

PAOLA Si è chiuso il procedimento a carico di Achille Taglialatela (amministratore della Impetec Costruzioni Spa), Giampiero Poltero, difeso dagli avvocati Enzo Belvedere e Claudio Cavaliere, (legale rappresentante della ditta Tecnologia e Sicurezza e che operava su richiesta della Impetec) e Fabio Iaccino (all’epoca dei fatti responsabile dell’Utc di Fiumefreddo), accusati di omicidio colposo in relazione alla morte dell’elettricista Antonio Bufanio che perse la vita mentre lavorava ad una cabina elettrica del depuratore comunale di Fiumefreddo Bruzio. La vittima morì fulminata da una scarica elettrica. Il giudice del Tribunale di Paola, Alfredo Cosenza, ha assolto i tre imputati «perché il fatto non sussiste».
Una tragica fatalità
Antonio Bufanio era impegnato nella sostituzione di un fusibile bruciato nella cabina di trasformazione del depuratore di Fiumefreddo Bruzio, quando rimase folgorato da una scarica elettrica. Il 40enne morì all’ospedale di Napoli dove era giunto in gravi condizioni. Del caso si sono occupati i carabinieri di Paola. (f.b.)