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Gioiosa, due imprese demoliscono una scuola e non rimuovono le macerie

Denunciati due amministratori. L’ipotesi dei forestali: «Le aziende volevano interrare i rifiuti ed evitare i costi della discarica»

Pubblicato il: 13/04/2021 – 12:56
Gioiosa, due imprese demoliscono una scuola e non rimuovono le macerie

MARINA DI GIOIOSA IONICA Si arricchisce di un nuovo capitolo la lotta al problema delle discariche abusive in provincia di Reggio Calabria. Il Comune di Marina di Gioiosa Ionica appalta la demolizione e la ricostruzione di una scuola elementare, ma le due imprese edili vincitrici non rimuovono la montagna di macerie generate dalla demolizione. L’Amministrazione comunale denuncia i fatti ai Carabinieri Forestali di Roccella Ionica i quali, dopo un’accurata e rapida indagine, deferiscono all’Autorità giudiziaria gli amministratori delle imprese, entrambe con sede legale a Cariati (Cs), C.C., di anni 51 ed S.P. di 54, entrambi residenti a Cariati. In sintesi le ditte incaricate dei lavori eseguono solo l’abbattimento del vecchio immobile e, contrariamente a quanto previsto dal capitolato d’appalto, non ne sgomberano le macerie per procedere alla successiva ricostruzione; pertanto il Comune, dopo aver rescisso il contratto con le ditte inadempienti, sarà costretto ad indire un nuovo appalto di costruzione, allungando inevitabilmente i tempi per consegnare una scuola nuova ai bambini della città.

L’ipotesi: volevano risparmiare sui costi della discarica e interrare i rifiuti

E’ una vicenda paradossale quella venuta a galla dalle indagini dei Carabinieri Forestali che, probabilmente, riserverà altre sorprese. C’è da comprendere il perché le due ditte incaricate rinuncino ad un corposo appalto di ricostruzione per non adempiere all’ovvia azione di rimuovere le macerie dall’area di cantiere. E’ ipotizzabile che le ditte volessero risparmiare sul costo del conferimento in discarica, semplicemente spalmando i detriti ed interrandoli su tutta l’area, pratica espressamente vietata dalla normative vigenti. A questa potenziale condotta illegale, peraltro frequente in provincia, si è opposta la serietà dei tecnici dell’Amministrazione Comunale che hanno impedito l’ennesimo scempio a danno della collettività. E’ cronaca giudiziaria di questi anni la notizia che materiali di rifiuto, di qualsiasi natura, pericolosi e non, vengano occultati e smaltiti durante lavori edili e/o stradali, spesso al di sotto di edifici pubblici come scuole e ospedali, costituendo grave fattore di rischio per la salute degli utenti e per l’ambiente. Contro queste azioni criminose sono fortemente impegnate le Forze dell’Ordine ed i Carabinieri Forestali in particolare, ma è necessario che tutta la cittadinanza si renda partecipe di questa lotta civile in difesa del proprio territorio, compiuta in primo luogo facendo il proprio dovere, come nel caso dei tecnici comunali e segnalando al 1515, numero di emergenza ambientale, ogni potenziale abuso.

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