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“the keys”

«Prepara 50 giusti». La coca, i nomi sull’agenda e l’avvocato in fuga: il “metodo” Lo Piccolo

Linguaggio criptico ma immediato negli sms, la nuova “policy” per i clienti e le cessioni di droga documentate dagli inquirenti

Pubblicato il: 21/04/2021 – 7:02
di Giorgio Curcio
«Prepara 50 giusti». La coca, i nomi sull’agenda e l’avvocato in fuga: il “metodo” Lo Piccolo

CATANZARO Un’associazione dedita al narcotraffico, operante in un territorio molto ampio tra i centri di Soverato, Guardavalle, Davoli e Siderno, e capeggiata dal trio Raffaele Campagna-Giuseppe Riitano-Angelo Gagliardi, tutti e tre arrestati nel nuovo colpo inferto dalla Dda della Procura di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, contro il clan Gallace nel corso del blitz rinominato “The keys”, le chiavi, condotta dai carabinieri del comando provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Soverato, e che ha portato 11 persone in carcere e 10 ai domiciliari.

I Lo Piccolo

Di particolare rilievo, si legge nell’ordinanza firmata dal gip Alfredo Ferraro, è il ruolo assunto dai due Lo Piccolo, Anthony e Giulio, rispettivamente classe ’87 e ’85, nati negli USA e residenti a Davoli (finiti ai domiciliari) e che, sebbene non considerati membri del gruppo criminale, si occupavano in tutto e per tutto della proficua attività di cessione di cocaina, attraverso uno specifico modus operandi, un linguaggio criptico ed elusivo e l’attitudine ad utilizzare metodi sempre più affinati per cercare di ostacolare l’attività investigativa e condurre la loro attività delinquenziale.

L’agendina

I primi riscontri investigativi arrivano il 6 marzo 2020, quando la perquisizione dei locali della pizzeria “Super Pizza Bross” di Anthony Lo Piccolo a Davoli Marina, ha permesso il ritrovamento di un bilancino di precisione con 0,4 grammi residui di cocaina, sostanza da taglio e, soprattutto, un’agendina con sopra riportati i nomi abbreviati e i relativi importi di denaro. Il 25 maggio del 2020, inoltre, proprio Anthony Lo Piccolo verrà arrestato perché trovato in possesso di quasi 31 grammi di cocaina, ma è proprio la piccola agenda (poi sequestrata) a fornire un quadro più chiaro dell’attività criminale. “Siringa”, “Vit”, “Leuzz” e “Agre”, sono solo alcuni dei diminutivi trascritti sui fogli dell’agenda e considerati dagli inquirenti i clienti assuntori della cocaina. Diverse persone, inoltre, così come ricostruito dall’accusa, si recavano direttamente a casa di Giulio Lo Piccolo a Davoli Marina.

Le cessioni di coca e il linguaggio professionale

Tra il 20 marzo e il 2 aprile 2019, gli inquirenti riescono a ricostruire la rete di spaccio e le attività di cessione della coca di Anthony Lo Piccolo a diversi clienti, con un prezzo compreso da un minimo di 40 ad un massimo di 70 euro. Il tutto avveniva con un preventivo scambio di sms. «Mi lasci la metà?» gli chiede un assuntore. «50 facciamo ok? (…) ora facciamo solo 50 o 70 ok così è meglio» risponde Lo Piccolo. «Minkia ok nella macchina pomeriggio dopo le 3 ne lascio altri» risponde il cliente. «Prepara 50 non di meno» scrive Lo Piccolo ad un altro assuntore di coca, che gli risponde: «Ok scemo ma bona». La nuova “policy” di cessione di cocaina viene poi prospettata ad un nuovo cliente, ancora il 20 marzo 2019, salvo poi cedere a 40 euro: «Ok 40 solo x oggi ok». Ma il messaggio più ricorrente era «Prepara 50 giusti 5 minuti sono la» oppure «Ok e porta 50 giusti». Per gli inquirenti, dunque, si tratta di una professionalità spiccata di Lo Piccolo che, con un linguaggio semplice ma evocativo, riusciva a gestire i propri affari senza utilizzare troppe parole e soprattutto spiegando da subito quale fosse la sua “politica” aziendale.

La coca e l’avvocato in fuga

In un episodio ricostruito dagli inquirenti, inoltre, un cliente considerato abituale di Lo Piccolo gli preannuncia la necessità di un incontro in quanto con lui, è scritto nell’ordinanza, «vi sarebbe stato un suo amico avvocato di Catanzaro». L’incontro, così come ricostruito dagli inquirenti, avverrà realmente. L’avvocato e l’altro assuntore di droga, dopo che è avvenuta la cessione da Lo Piccolo, verranno poi fermati dai Carabinieri della sezione Radiomobile di Soverato, sulla strada di ritorno per Catanzaro, poco prima della galleria di Copanello di Stalettì. In quella occasione, tra l’altro, il conducente dell’auto tenta anche di disfarsi della droga cercando di darsi alla fuga e lanciato la cocaina fuori dal finestrino, poi ritrovata lungo il tragitto dai carabinieri. (redazione@corrierecal.it)

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