REGGIO CALABRIA «La totale assenza di autorevolezza istituzionale, accompagnata da una buona dose di improvvisazione e pericoloso dilettantismo, ha consegnato la Calabria al regime dei commissari che governano, spesso male, al posto dei calabresi. Generali, prefetti, burocrati ministeriali, tutti rigorosamente in pensione, imperversano nella sanità pubblica, nelle società in house della Regione, nella gestione di porti ed aeroporti. Tutto ciò non avviene da oggi, avviene da anni, anche se questo Governo regionale “miracolato dal Covid”, con la sua inadeguatezza, ha aggravato la situazione». Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Tallini intervenendo sul tema della sanità in Calabria in vista della riunione del Consiglio regionale, annunciando di essere impossibilitato a partecipare alla seduta di oggi.
«Ci sarebbe bisogno – prosegue Tallini – di una sollevazione unitaria contro il regime dei commissari, ma le forze politiche, dal centrodestra al centrosinistra, sono troppo timide e ormai rassegnate a questo commissariamento della democrazia imposto dallo Stato centrale. È ormai passato il messaggio che i calabresi sono tutti mafiosi, tutti incapaci, tutti collusi e che quindi non sono in grado di governarsi da soli».
«Se questo Consiglio regionale – sostiene ancora Tallini – avesse uno scatto di dignità, chiederebbe unitariamente al Governo di chiudere l’infausta epoca dei commissari, protesterebbe anche in maniera eclatante per dimostrare al Governo attuale che i risultati dei commissari in questi decenni sono stati peggiori perfino di quando c’erano le vecchie Usl. Con questo non voglio assolvere la politica. Abbiamo commesso errori imperdonabili, abbiamo permesso lo smantellamento della rete territoriale, non siamo riusciti a realizzare i nuovi ospedali, né a riqualificare quelli vecchi. Abbiamo contribuito tutti, da destra a sinistra, ad aumentare i debiti delle Aziende. Ma oggi la politica, per quanto responsabile di molti errori del passato, non può non prendere atto che la situazione sanitaria della Calabria appare fuori controllo».
Per Tallini «l’entusiasmo dilettantesco del “facente funzioni”, che mai avrebbe pensato di governare più a lungo del presidente democraticamente eletto, è del tutto fuori luogo. Entusiasmo per che cosa? Perché negli ultimi due giorni c’è stato un primo risultato accettabile nel numero delle vaccinazioni? Ovviamente la cosa può farci piacere, ma sono altri i dati che ci preoccupano enormemente e che dovrebbero preoccupare chi considera la politica e le istituzioni solo un palcoscenico per soddisfare la propria vanità. I dati veri ci dicono che il tasso di positività in Calabria – cioè il rapporto tra soggetti positivi e numero di tamponi effettuati – sfiora il 16% mentre la media nazionale è di poco superiore al 4%, quindi quasi 4 volte in più, un segnale che l’epidemia nella nostra regione è praticamente fuori controllo».
«Noi possiamo, anzi dobbiamo – prosegue Tallini –, dare indicazioni politiche. La prima riguarda il regime di commissariamento che noi dobbiamo avere il coraggio di contestare, segnalando al governo tutta la sua inadeguatezza. La seconda indicazione riguarda il “facente funzioni” del governo “eletto dal Covid”. Si doti al più presto di una cabina di regia per la gestione della pandemia. Accanto all’emergenza sanitaria c’è anche l’emergenza economica e con la stagione estiva alle porte c’è bisogno di uno sforzo straordinario per fare tornare la Calabria in zona gialla e consentire agli operatori turistici di riprendere fiato ed ossigeno. Solo così potremo dare un senso a questa seduta del Consiglio, riportando su un terreno di serietà la discussione sulla sanità pubblica».
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