Riceviamo e pubblichiamo.
Gentile Direttore,
intervengo, quale Presidente del Consorzio di Bonifica dei Bacini Meridionali del Cosentino, senza spirito di polemica ma solo per fare chiarezza, in merito a quanto riportato dalla sua testata in data 17/05/2021 dal titolo:” Scoppia il caso delle dighe: decine di milioni bloccati e consorzi “inadeguati”.
Rimangono a me incomprensibili, cui prodest, le motivazioni del “caso che scoppia” con riferimento ad una lettera di circa sei mesi fa, del 22 settembre 2020, della Direzione generale dighe, cui questo Ente ha confutato il contenuto, tramite la Regione, con puntuale, dettagliato riscontro in data 6 novembre 2020 con la nota che, per diritto di replica, chiedo di pubblicare integralmente.
Aggiungo solo che alla data odierna le attività indicate essere in corso nella nota del 6 novembre sono terminate e che sono state richieste al Servizio Dighe le autorizzazioni agli invasi sperimentali che, per la diga Re di Sole , si ritiene vengano concesse entro il corrente mese.
Inoltre circa i progetti relativi ai fondi FSC, per complessivi euro 3 milioni per entrambe le dighe, questi sono in fase di avanzata redazione, saranno presentati nel mese di luglio, per cui il termine del 31 dicembre 2021 si ritiene che sarà rispettato.
Segue, ai fini di una informazione completa, il testo della lettera del 6 novembre 2020 inviata al dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture lavori pubblici e mobilità e per conoscenza all’Assessore all’Agricoltura, al Dirigente Generale del dipartimento Agricoltura ed all’Anbi Calabria.
“Oggetto: Nota della Direzione Generale per le dighe e le Infrastrutture Idriche ed Elettriche n° 19625 del 21/09/2020. Richiesta di utili informazioni da parte del Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità.
Con nota e-mail del 27/10/2020 acquisita al protocollo dell’Ente al n° 3761 del 28/10/2020 il Dipartimento retto dalla S.V. nel trasmettere la nota della Direzione Generale per le dighe e le Infrastrutture Idriche ed Elettriche citata in oggetto ha chiesto, a questo Ente nella qualità di attuale gestore per legge della diga Votturino in agro di Serra Pedace oggi Casali del Mango (CS) e della diga Re di Sole in agro del comune di San Giovanni in Fiore (CS), utili informazioni in merito a quanto in essa contenuto.
In riscontro questo Consorzio compiega alla presente, per ciascuna diga, dettagliato report, redatto dall’ingegnere responsabile delle dighe sulle attività per la gestione e sugli interventi della messa in esercizio finanziati dal MIPAAF.
I Report ripercorrendo in maniera sintetica la storia delle due dighe evidenziano, per ciascuna diga, le condizioni in cui è stata trasferita a questo Consorzio, dopo la sua istituzione intervenuta nel 2010, evidenziano altresì per ciascuna diga sia lo stato al 31/10/2020 dell’intervento finanziato dal MIPAAF sia le attività poste in essere dal Consorzio in termini di governance gestionale, sia l’adempimento puntuale da parte del Consorzio delle prescrizioni impartite dal Servizio dighe del MIT.
Dalla lettura dei report si rileva:
1) Per la diga Re di Sole che l’esecuzione dell’intervento finanziato dal MPAAF è pressoché concluso a meno:
a) della Verifica sismica la cui ultimazione come da contratto è prevista per il 15.07.2021 essendo connessa alle prove sul manto bituminoso;
b) della verifica idrologica idraulica la cui ultimazione contrattuale è prevista il 31/12/2020.
Sempre per la diga Re di Sole circa le prescrizioni disposte dall’ufficio dighe queste, risulta dagli atti, sono state puntualmente riscontrate ed eseguite per come si darà atto nel verbale della visita tenutasi il 6 u.s. di cui si trasmetterà copia non appena in possesso.
2) Per la diga Votturino anche in questocaso l’intervento finanziato dal MIPAAF risulta ultimato a meno:
a) della ultimazione delle indagini prevista per 01.12.2020, compatibilmente con le sospensioni imposte dall’emergenza Covid-19;
b) della Verifica sismica la cui ultimazione è prevista per febbraio 2021 essendo connessa alla ultimazione delle indagini.
Circa le prescrizioni disposte dall’ufficio dighe queste, risulta dagli atti, sono state puntualmente riscontrate ed eseguite per come si darà atto nel verbale della visita tenutasi il 6 u.s. di cui si trasmetterà copia non appena in possesso.
Per la governance gestionale delle due dighe, oltre all’ingegnere responsabile per entrambe le dighe individuato nella persona del responsabile del settore opere pubbliche, questo Ente ha disposto, per ogni diga un ingegnere idraulico di supporto, dipendente del Consorzio, che ricopre la figura anche del supplente.
Appropinquandosi la fase gestionale questo Consorzio ha assunto di recente alle proprie dipendenze una figura professionale specializzata per la gestione e manutenzione degli organi elettrici ed idraulici. Infine la custodia e la vigilanza è effettuata h24 da personale Consortile al momento in esecuzione di progetto di guardiania e custodia oltre ad una unità fissa.
Tutto quanto sopra evidenzia il forte impegno anche di tipo finanziario messo in campo dal Consorzio, se si considera che il contributo regionale sulle dighe erogato dalla Regione è appena di 12.000,00 euro /anno- diga, nella considerazione che le due dighe, di proprietà regionale, affidate in passato ad altri gestori, ferme da oltre un ventennio, oggi sono prossime agli invasi sperimentali e gli interventi finanziati sono conclusi.
Nel merito della nota 19625 del 21/09/2020 si evidenzia che nell’incipit prende le mosse dal parere richiesto dal MIPAFF alla Div 4 della Direzione Generale per le dighe e le Infrastrutture Idriche ed Elettriche in merito alla istanza di proroga relativa dei termini concessori presentata da questo Consorzio relativa al Progetto AC 26/3000.
Il parere veniva espresso dalla Div 4 della Direzione Generale per le dighe e le Infrastrutture Idriche ed Elettriche in termini negativi suggerendo la limitazione dei termini di concessione “al tempo di esecuzione delle sole indagini “. Il MIPAAF ha concesso la proroga valutando termini maggiori di quelli richiesti, accogliendo le controdeduzioni del Consorzio che, dimostrando il rispetto di uno stringente cronoprogramma, ha evidenziato la diversa natura dei termini concessori rispetto ai termini di esecuzione delle lavorazioni.
Gli interventi finanziati su entrambe le dighe, ancorché i progetti siano stati approvati dal Servizio dighe con prescrizioni cui il Consorzio ha ottemperato in sede di appalto, hanno ricevuto nel corso della esecuzione, per come risulta dai verbali di visita e dai report allegati, ulteriori prescrizioni il cui adempimento a volte mal si concilia con le norme relative alla esecuzione di un contratto di opera pubblica in corso, costringendo il Consorzio a redigere e a fare approvare dall’amministrazione concedente le necessarie perizie. Nonostante ciò l’esecuzione è intervenuta sulla scorta di ben definiti cronoprogrammi e tempi certi per come previsti e consentiti dalla normativa vigente, nella ulteriore considerazione che le dighe sono collocate a circa 1300 m. di quota per cui le lavorazioni possono intervenire di norma negli otto mesi dell’anno compresi fra aprile e novembre.
Inoltre per quanto riguarda la preoccupazione manifestata nella nota n° 19625 del 21/09/2020 circa l’accesso al Piano operativo (FSC 2014-20) i cui progetti devono essere affidati entro il 31 dicembre 2021 e che vede questo Ente candidato per le due dighe, si conferma il massimo impegno del Consorzio a rispettare i termini evidenziando però, per come già fatto in tutte le sedi, che la progettazione può essere definita solo a seguito della verifica sismica e se da questa emergeranno esigenze di interventi strutturali oggi non prevedibili.
Per quanto sopra esposto appare nei confronti di questo Ente quanto meno ingeneroso nel merito il contenuto della nota della Direzione Generale per le dighe e le Infrastrutture Idriche ed Elettriche n° 19625 del 21/09/2020.
Appaiono di conseguenza fuorvianti le conclusioni cui perviene la nota nei confronti di questo Consorzio portando inoltre alla luce un preoccupante disegno, non è dato di sapere se sulla scorta di compiute analisi, che peraltro si vuole estendere a tutti i Consorzi Calabresi e che impatta con le norme vigenti in materia.
Pertanto la presente viene inviata per conoscenza all’on. Assessore Avv. Gianluca Gallo, cui compete per norma generale la tutela dei Consorzi di Bonifica, nonché al Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari, sottolineando l’inusuale contenuto della nota n° 19625 del 21/09/2020 allorché parla dell’affidamento delle dighe ad enti e società diverse dai Consorzi di Bonifica.
La presente viene inviata anche all’Anbi Calabria affinché vigili a che i consorzi calabresi in materia di dighe non vengano sacrificati in maniera surrettizia sull’altare di interessi estranei all’agricoltura, precisando sin da ora che questo Consorzio difenderà l’esercizio delle funzioni affidategli dalla legge in tutte le sedi competenti.”
Dott. Salvatore Gargiulo
Presidente Consorzio dei Bacini Meridionali del Cosentino
Dobbiamo qualche risposta al presidente del consorzio dei Bacini meridionali del Cosentino. Andiamo per punti.
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