LAMEZIA TERME Un finanziamento da quasi 100milioni di euro legato al “Programma Innovativo nazionale per la Qualità dell’Abitare”, l’avviso pubblico del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti risalente allo scorso 16 settembre 2020, ottenuto attraverso la presentazione di un progetto “Pilota ad Alta Intensità”. Una grossa occasione per il Comune di Lamezia, l’opportunità per riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, rigenerare il tessuto socio-economico e incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici.
Un’opportunità unica che l’Ente lametino, guidato attualmente dalla terna commissariale dopo la sospensione del Consiglio comunale e l’amministrazione Mascaro, ha voluto cogliere ad ogni costo. Quello, per essere precisi, di 30mila euro.
A tanto, infatti, ammonta il costo per la progettazione da presentare entro e non oltre il 15 aprile 2021 ma che doveva essere realizzata attraverso la metodologia BMI (Building Information Modeling), anche in sezioni progettuali rappresentative purtroppo non contemplata dal settore tecnico del Comune di Lamezia, sprovvisto dei software necessari, e dunque “costretto” ad affiancare ai tecnici «professionalità esterne atte a supportare gli stessi nella progettazione con metodologia BIM». Anche questa, però, una soluzione impraticabile perché pare che nell’elenco dell’albo dei professionisti esterni da cui attingere per incarichi inferiori ai 100mila euro, non fossero presenti figure abilitate alla progettazione con questa metodologia.
A venire in soccorso del Comune lametino è stato il Raggruppamento Temporaneo di Professionisti noto come “RTP Spazio-Generazione 2021”, al quale, su proposta del RUP del Comune di Lamezia, Pietro Giampà, è stata affidata la realizzazione del progetto attraverso l’affidamento avvenuto con procedura Mepa, il 13 aprile 2021. Si tratta di un affidamento “diretto” proprio perché sotto soglia, avallato dalla terna commissariale e dalla dirigente del Comune, Nadia Aiello. Una vicenda con una serie di “coincidenze”.
Il fornitore del servizio al Comune di Lamezia è, infatti, Pasquale Luzzo ovvero il capo mandatario della “RTP Spazio-Generazione 2021”. Ma il gruppo formato in tutto da 25 professionisti, tra architetti, ingegneri, agronomi e altre professionalità del settore, racchiude per la verità una serie di nomi vicini, in alcuni casi molto vicini, al Comune di Lamezia. Fra tutti c’è il consigliere comunale (sebbene attualmente sospeso come i suoi colleghi) Pietro Gallo. Ma tra i nomi c’è anche Rubens Cosco, iscritto all’ordine degli ingegneri della Provincia di Catanzaro, coniuge della consigliera comunale di Lamezia Terme, Anna Caruso. Sia Gallo che la Caruso, inoltre, fanno parte della VI Commissione – Sviluppo Economico e Attività Produttive. Ma non è tutto. Tra i nomi in elenco figura anche Attilio Mazzei, una “vecchia” conoscenza dell’Ente lametino. Nel 2009, infatti, aveva già ricoperto il ruolo di dirigente del “Progetto Speciale Lavori Pubblici”. Nel 2008 ha ricoperto anche il ruolo di di coordinatore su “programmi innovativi di completamento per l’Edilizia Residenziale Pubblica” mentre nel 2007 è stato Responsabile del “Progetto inclusione sociale e occupazionale della popolazione Rom” e Capogruppo “redazione N. T. A. (Norme Tecniche d’Attuazione) del P.S.C. (Piano Strutturale Comunale)”. Figure professionali, dunque, che ben conoscono l’ambiente lametino sia perché ne fanno parte direttamente o indirettamente come Gallo e Cosco, sia perché già in passato hanno svolto ruoli dirigenziali o comunque legata ad affidamenti di altri incarichi di supporto specialisticio come per Mazzei e lo stesso Pasquale Luzzo.
Al di là dei nomi, la vicenda singolare riguarda poi le tempistiche. È un fatto che il “raggruppamento” dei professionisti è stato registrato con un atto pubblico il 6 aprile 2021. La procedura Mepa è stata presentata solo tre giorni dopo, il 9 aprile, mentre l’affidamento è avvenuto il 13 aprile, a solo una settimana dalla costituzione del raggruppamento, per un impegno di spesa totale di 36,6mila euro (di cui 6.600 di oneri IVA). Una vera e propria “corsia preferenziale” magari imposta dai tempi stringenti del progetto ma che di sicuro solleva più di una perplessità con riferimento ai tempi “abituali” delle procedure del comune lametino. (redazione@corrierecal.it)
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