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«Lavoratori assembrati negli uffici della Regione», esposto dei sindacati

Cgil, Cisl e Uil segnalano il caso di alcuni settori del dipartimento Tutela dell’ambiente. «Norme anti Covid disattese negli uffici di Vibo Valentia»

Pubblicato il: 26/05/2021 – 13:07
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«Lavoratori assembrati negli uffici della Regione», esposto dei sindacati

VIBO VALENTIA I sindacati Cgil, Cisl e Uil segnalano, in un esposte, il «mancato rispetto dei protocolli di sicurezza anti Covid-19 in alcuni uffici della giunta regionale Calabria, posti all’interno del Dipartimento Tutela dell’Ambiente, più precisamente nei settori “Ciclo Integrato dei Rifiuti”; “Economia Circolare – Valutazione Autorizzazioni Ambientali –SviluppoSostenibile”; “Infrastrutture Energetiche, Fonti Rinnovabili”; “Bonifiche e Recupero Aree Degradate – Contrastoall’Inquinamento –Sanzioni Ambientali”.
La segnalazione, secondo quanto riferisce una nota, «è stata indirizzata al dirigente generale reggente, nonché dirigente ad interim degli stessi settori, Gianfranco Comito, al dirigente del settore preposto alla vigilanza in relazione alla sicurezza sui luoghi di lavoro, Salvatore Lopresti, a seguito di un ordine di servizio dello stesso Dirigente ad Interim, Comito, con il quale ha disposto il rientro generalizzato di tutti i lavoratori, tranne quelli individuati come fragili». L’ordine di servizio avrebbe «di fatto elevato il numero massimo di lavoratori all’interno degli uffici sopra indicati» in numero superiore a quanto previsto dalla normativa, stando alle contestazioni dei sindacati.
«In uno di questi uffici – continua la nota –, precisamente nella sede periferica di Vibo Valentia, i lavoratori sono costretti a lavorare fianco a fianco con i propri colleghi, senza il benchè minimo rispetto delle norme di sicurezza anti contagio, con la presenza di sei lavoratori su otto postazioni disponibili e con un solo bagno per gli uomini e uno per le donne, utilizzato da altro personale per un numero complessivo di circa 25/30 dipendenti». Nello stesso Dipartimento, «già in passato si sono verificati casi di dipendenti risultati positivi al Coronavirus e, malgrado i precedenti, a distanza di diversi giorni, nonostante la segnalazione, nessuno ha sentito l’esigenza di dare una risposta alle preoccupazioni delle organizzazioni sindacali».

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