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Demenze, il progetto CasaPaese presentato in cittadella regionale

È dedicato alla nascita di una struttura residenziale nel borgo di Cicala per le persone affette patologie come l’Alzheimer

Pubblicato il: 18/06/2021 – 18:17
Demenze, il progetto CasaPaese presentato in cittadella regionale

CATANZARO Una grande partecipazione, caratterizzata da tanti momenti di empatia e sensibilità, quella che si è svolta nella mattinata di martedì 18 giugno nella Sala Verde della Cittadella Regionale “Jole Santelli” e che ha visto la presentazione ufficiale alla stampa del progetto dell’Associazione Ra.Gi.: una CasaPaese residenziale per persone con malattia di Alzheimer o altre Demenze che nascerà nel borgo di Cicala (CZ).
Un progetto ambizioso, per cui, grazie alla collaborazione con ForFunding di Intesa San Paolo, l’Associazione Ra.Gi. ha attivato una raccolta fondi che tutti possono sostenere dal link: bit.ly/casapaese-cicala-crowdfunding.
Numerosi i rappresentanti istituzionali presenti, che con grande sensibilità hanno scelto di abbracciare pubblicamente l’iniziativa. Prima fra tutti il ministro per le Pari Opportunità e La Famiglia della Repubblica Italiana Elena Bonetti, che da Roma ha fatto arrivare i suoi saluti tramite un videomessaggio, in cui ha sottolineato la prossimità istituzionale e il sostegno del governo centrale ad Associazione Ra.Gi., come simbolo di tutte quelle realtà sociali che lavorano con grande spirito solidale e abnegazione sul territorio nazionale.
«Proseguendo le volontà della Presidente Jole Santelli, stiamo lavorando sull’affiancamento alle famiglie con presenze fragili, rimanendo vicini a tutte quelle realtà che necessitano di un supporto istituzionale – ha sottolineato il Presidente facente funzioni della Regione Calabria, Antonino Spirlì –. L’amicizia e la stima che ci legano ad Associazione Ra.Gi. ci auguriamo possano divenire ancora più concrete tramite atti mirati di sostegno dalla Regione Calabria tutta».
«Il risultato odierno – ha detto Baldo Esposito, Presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale – è frutto di un lavoro costante nel tempo, svolto dall’Associazione Ra.Gi. e dalla dottoressa Sodano, senza mai sconfinare nell’ambito squisitamente destinato agli scienziati, ma giustamente focalizzato al campo terapeutico. L’idea di creare questo tipo di insediamenti nei nostri splendidi borghi è un esperimento da replicare, rivolgendo anche le dovute attenzioni a quello che può diventare momento di indotto economico e di turismo sociale. In qualità di esponente del Consiglio regionale – ha concluso – il mio impegno sarà rivolto a dare corpo e sostanza ad iniziative concrete che possano consentire l’attuazione e la sostenibilità di idee come la CasaPaese».
Di iniziativa virtuosa e interessante ha parlato l’Assessore regionale alle Politiche Sociali Gianluca Gallo, «un segnale importante di immaterialità per chi soffre e chi, comprese le famiglie, ha bisogno di un punto di riferimento di qualità come la CasaPaese può dare e che si incrocia con l’iniziativa dei borghi solidali. La Regione troverà il modo di essere vicina a questa iniziativa».
Vicinanza totale al progetto della CasaPaese è stata anche espressa dal Comune di Catanzaro rappresentato dal Presidente del Consiglio Marco Polimeni secondo il quale: «un progetto così innovativo accompagna noi amministratori a ripensare a interventi concreti da offrire alle famiglie sul territorio. Il confronto con la Ra.Gi. è stato molto costruttivo».
Sono più di 30mila le persone colpite attualmente da Alzheimer e altre demenze in Calabria, una vera e propria “pandemia sociale – come ha ricordato Elena Sodano, presidente di Associazione Ra.Gi. e fautrice del progetto CasaPaese – di fronte a cui non c’è nessun alibi. Dobbiamo fronteggiare la malattia con un accoglimento e un parlare umano a queste persone, normalizzando la loro vita, in piena libertà e senza giudizio alcuno. La nostra filosofia di cura punta a sostenere e supportare le persone con demenze approcciando il territorio come uno spazio naturale e terapeutico di inclusione umana, sociale e comunitaria».
Gianvito Casadonte, testimonial del progetto CasaPaese ha manifestato la vicinanza al progetto anche del Magna Graecia Film Festival di cui è direttore artistico: «La vita è solo un passaggio e, alla fine, rimarrà solo l’amore e il bene che abbiamo saputo donare e, questo è un progetto che merita tutto il nostro sostegno».
All’incontro erano presenti: Alessandro Falvo, Sindaco di Cicala, Stefano Serenthà, medico geriatra e Promotore del progetto Exameron, Francesca Arosio, Federazione Alzheimer Italia, Cardenia Casillo, Consigliere Delegato Fondazione Casillo, Francesco Serratore, Componente Consulta Nazionale Calabresi nel Mondo, Fabio Mazzitelli, creatore del logo CasaPaese. L’incontro è stato moderato dalla giornalista Eugenia Ferragina.
Uno spazio fisico sicuro e protetto che nascerà proprio all’interno del Borgo Amico delle Demenze di CicalaLa CasaPaese sarà uno spazio atto ad accogliere 16 ospiti, composto e ricreato con la forma di un vero e proprio paese. Un ambiente semplice, domestico, arricchito con oggetti familiari e personali, e in cui verranno ricreate, all’interno di appositi armadi, le vere attività del paese, dall’edicola al bar, passando per la piazza, la stazione del treno, l’ortofrutta e il negozio di fiori, che potranno essere facilmente fruite dalle persone con demenza. Un habitat naturale che abbatterà quella sensazione di smarrimento e di confusione che vivono le persone con demenza a causa della malattia.
La CasaPaese di Cicala sarà un luogo in cui i pazienti potranno esprimere il loro universo comunicativo ed espressivo. Grazie alla presenza di operatori formati, le persone con demenza saranno accompagnate nella prosecuzione del loro progetto di vita favorendo relazioni umane, gesti e aspirazioni, pensieri, emozioni ed abitudini. Gli ospiti saranno liberi di vivere una vita all’insegna della normalità e dell’inclusione all’interno di un territorio sociale che diverrà per loro il primo dispositivo terapeutico, senza sentire addosso a loro il peso dell’ignoranza o dello stigma terapeutico.

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