Accoltella il fratello a Milano davanti alla madre
L’assassinio al termine dell’ennesima lite per le pressanti richieste di soldi. Il presunto killer, come la vittima originari di Crotone, è ferito gravemente

MILANO Le richieste pressanti di soldi. Le minacce continue e la lite, l’ennesima. Sarebbero queste le premesse ricostruite dagli inquirenti alla base dell’assassinio di Vincenzo Ciconte avvenuto in piena notte a Milano. Ad uccidere l’uomo, 47enne residente nel capoluogo lombardo ma originario di Crotone, dopo una violentissima colluttazione avvenuta sotto gli occhi della madre, il fratello Francesco 43enne che assieme a Vincenzo viveva in una casa a via Aretusa.
Entrambi con precedenti penali, sarebbero – dopo un’ennesima lite, appunto – andati allo scontro fisico poi terminato con colpi di coltello.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il presunto killer rimasto ferito gravemente avrebbe reagito all’aggressione del fratello che lo avrebbe più volte colpito. A sua volta nel tentativo di difendersi avrebbe assestato i fendenti risultati poi fatali per il 47enne.
Ad allertare gli agenti della squadra mobile milanese, i vicini di casa della famiglia preoccupati dalle urla in piena notte provenienti dall’appartamento dei Ciconte. All’arrivo degli agenti, la scena che si è presentata loro è stata drammatica: il 47enne giaceva esanime in casa, mentre il fratello per le ferite riportate è stato trasportato in codice rosso al Policlinico di Milano dove è piantonato dagli agenti.
La Procura meneghina ha aperto un fascicolo per comprendere l’esatta dinamica del delitto.