CATANZARO Dopo l’annuncio di Pappi Corsicato designato presidente di Giuria, il Magna Graecia Film Festival – che si terrà dal 31 luglio all’8 agosto 2021 in varie location a Catanzaro – annuncia la madrina della sua diciottesima edizione: l’attrice e modella Greta Ferro. Abruzzese di nascita, dopo un anno di studi in Cina e il liceo, si trasferisce a Milano, dove studia economia presso l’Università Bocconi ed inizia la carriera di modella. Nel 2018 è tra gli interpreti di Una giacca, cortometraggio realizzato per Giorgio Armani, con la regia di Marco Armando Piccinini e la supervisione di Michele Placido. Sarà l’inizio del sodalizio e la collaborazione con Armani di cui è tuttora volto beauty internazionale.
Nel 2019 esordisce nella serie tv Made in Italy diretta da Luca Lucini e Ago Panini, in cui interpreta la protagonista, Irene, giovane giornalista che lavora in una rivista di moda. La serie è ambientata nel 1975 e illustra la nascita dell’industria della moda. Parallelamente alla carriera artistica e agli studi universitari, segue il workshop con Tom Radcliffe (metodo Meisner), il corso di acting con Marton Csokas, il corso con l’acting coach Cloe Xhauflaire (metodo Susan Batson), il seminario di teatro popolare con Carlo Boso e corsi di canto e pianoforte con Patrick Nigro. Nel 2020 interpreta un ruolo nel film tv di Rai Uno Chiara Lubich – Il mondo come una famiglia, diretta da Giacomo Campiotti. Il 2020 segna anche l’esordio al cinema, con il thriller Weekend’ di Riccardo Grandi, uscito su Prime Video e, nel 2021, il set del nuovo film di Luca Lucini, Io e mio fratello.
Il Magna Graecia Film Festival diretto da Gianvito Casadonte, si terrà in più location del capoluogo calabrese, dal Porto fino al centro storico, con il Complesso monumentale del San Giovanni.
Il festival, accanto al tradizionale concorso, dedicato alle opere prime e seconde, presenta due nuove sezioni per questa edizione: una dedicata ai giovani autori interessanti del panorama mondiale, curata da Silvia Bizio, produttrice, consulente e storica corrispondente per Repubblica e L’Espresso da Los Angeles. Quindi, la finestra dedicata agli esordi nel documentario e al cinema del reale, curata dal giornalista Antonio Capellupo, responsabile della programmazione presso lo storico Cineclub Arsenale di Pisa.
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