LAMEZIA TERME «Avevo deciso di raccogliere l’invito a candidarmi a Presidente della Regione Calabria e condurre una battaglia fiera e leale, a viso aperto, con parole chiare e proposte concrete per ridare dignità alla Calabria e orgoglio ai calabresi. Preferisco però, con dolore, fare un passo di lato per evitare che vicende, che – lo sottolineo con forza – non mi riguardano personalmente, possano dare adito a strumentalizzazioni che nulla avrebbero a che fare con il merito della campagna elettorale». E’ quanto annuncia Maria Antonietta Ventura, scelta dal centrosinistra come candidata alla Regione Calabria- «Ho la responsabilità di tutelare le oltre 1.000 famiglie dei lavoratori diretti e indiretti relativi alle aziende del mio gruppo. L’impegno sociale e civico a tutela dei calabresi proseguirà, con ancora maggiore determinazione, nelle forme che da sempre porto avanti».
Secondo quanto è stato possibile apprendere, la decisione della (ormai ex) candidata del centrosinistra sarebbe maturata dopo l’arrivo della seconda interdittiva antimafia in pochi mesi nei confronti di un consorzio di imprese delle quali fa parte l’azienda di famiglia, uno dei più importanti gruppi italiani nel settore delle costruzioni ferroviarie. Il primo provvedimento che ha messo nel mirino il consorzio Federsalento srl risale allo scorso mese di aprile. Il prefetto di Lecce aveva interdetto società «per la sussistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi d’impresa». La Federsalento è una società di Lecce che si occupa di opere edili e lavori ferroviari su tutto il territorio nazionale. Il consiglio di amministrazione è presieduto da Fabio Chiarelli ed è composto da Antonio Quarta, Marcello De Pascalis, dalle sorelle Marcella, Maria e Alessandra Ventura con la madre Angela Raffaella Perrone. La ditta è socia del consorzio Armatori ferroviari, società leccese con sede in via Giammatteo, già raggiunta da un diniego della stessa Prefettura di iscrizione alla cosiddetta white list delle aziende. Del Consorzio Armatori fanno parte anche Globalfer e Francesco Ventura costruzioni ferroviarie. Le indagini che hanno portato a quel provvedimento della Prefettura pugliese sono legate a un’inchiesta della Guardia di Finanza di Verona che verteva sulle attività della Nicofer, società che avrebbe avuto legami con la famiglia Giardino, la quale risulterebbe a sua volta – secondo l’accusa – legata alla ‘ndrina Arena Nicoscia del Crotonese.
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