COSENZA “Reddito e lavoro per contrastare disuguaglianza e povertà” è il titolo del primo incontro tenutosi questa mattina nel Salone degli Specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza e organizzato dalla Cgil. Ai lavori ha preso parte, tra gli altri, Tania Scacchetti della Cgil nazionale. «Giusto ragionare di povertà – dice ai nostri microfoni – i dati ci consegnano a livello nazionale oltre 2 milioni di famiglie in povertà assoluta, con tanti minori e stranieri in difficoltà soprattutto al sud». «Le risorse del Next Generation Ue – aggiunge – devono essere orientate a generare occupazione di qualità e restituirci un sistema di sviluppo che possa cancellare le disuguaglianze accentuate nel corso del periodo Covid». Sul controllo delle risorse «abbiamo proposto come sindacato un tema di governance di fondi, c’è un problema storico di incapacità di spendere correttamente le risorse. Serve un forte ruolo delle parti sociali», aggiunge Scacchetti. Sul Pnrr la posizione della sindacalista è chiara: «Il Pnrr rischia di essere un elenco di singoli punti programmatici e non un progetto con un’anima. Dobbiamo affrontare un serio problema di scelte di politiche industriali e incentivare – ad esempio – la manifattura al sud. Questi sono gli impegni su cui dovremo vigilare».
Il dibattito è stato coordinato dal segretario della Cgil Cosenza, Umberto Calabrone. «La pandemia – sottolinea – ha dimostrato come le misure a tutela delle famiglie con reddito minimo siano state poco efficaci, oggi è arrivato il momento di utilizzare le risorse del Pnrr trasformando le misure destinate al sostegno delle persone in condizioni di povertà in misure per la creazione di posti di lavoro». Sul ruolo delle parti sociali in questo nuovo rilancio dell’economia e dell’occupazione, Calabrone sottolinea l’importanza di assicurare «un lavoro dignitoso». «Nel nostro territorio c’è un lavoro nero diffuso, una mancanza di tutele per i lavoratori. Questo non dovrà più accadere». (f.b.)
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