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il caso in comune

Lamezia: debiti e false dichiarazioni, ma il Comune non segnala nulla. E i commissari scrivono alla Procura

L’obiettivo è accertare «fattispecie rilevanti dal punto di vista penale». Nessuno ha mai segnalato il caso all’Autorità giudiziaria

Pubblicato il: 17/07/2021 – 11:17
di Giorgio Curcio
Lamezia: debiti e false dichiarazioni, ma il Comune non segnala nulla. E i commissari scrivono alla Procura

LAMEZIA TERME Una segnalazione che possa integrare «fattispecie rilevanti dal punto di vista penale». È questo uno dei passaggi più significativi della lettera inviata lo scorso 17 giugno 2021 dalla terna commissariale che guida il Comune di Lamezia Terme, con in testa il prefetto Giuseppe Priolo, alla Procura della Repubblica lametina, guidata da Salvatore Curcio.

La segnalazione in Procura

Si tratta di «circostanze» che riguardano, nello specifico, le posizioni debitorie di alcuni consiglieri comunali dell’Ente lametino, sfociate poi nell’indagine avviata proprio dalla Procura di Lamezia con l’avviso di garanzia inviato a cinque consiglieri (QUI LA NOTIZIA) per le «false autocertificazioni». Ma la segnalazione di Priolo, Guerrieri e Calenda pone l’accento su alcuni aspetti precisi e accende i riflettori sul “caso” del consigliere di minoranza Ruggero Pegna, battuto al ballottaggio dal sindaco Paolo Mascaro nel novembre del 2019.

I debiti, i controlli e la seconda convalida

Ma andiamo per ordine. Il 21 dicembre 2019, il Consiglio comunale di Lamezia ha prima esaminato le condizioni di eleggibilità e di compatibilità dei consiglieri, poi l’ha convalidata una volta accertata “l’inesistenza di cause ostative”. Una convalida che non non aveva convinto affatto il primo dei non eletti, Vincenzino Ruberto, che ha richiesto l’accesso agli atti, con particolare riferimento al capo dell’opposizione in Consiglio, Ruggero Pegna. E così, dopo mesi di segnalazioni e richieste, si arriva al 25 maggio 2020 quando il segretario generale Pasquale Pupo comunica «l’avvio del procedimento formale del riesame delle condizioni di compatibilità» dei consiglieri comunali. Ed effettivamente emerge la sussistenza della causa di incompatibilità ipotizzata a carico di Ruggero Pegna, così come di altri consiglieri. La palla passa poi al Consiglio comunale che, anche sulla scorta della nota del segretario Pupo che evidenziava «l’insussistenza di un debito liquido ed esigibile per imposte, tasse e tributi nei confronti dell’Ente comunale», in ragione dell’intervenuta estinzione del debito di oltre 3mila euro attraverso il pagamento, poi attestato, il 23 luglio decide di non avviare alcuna contestazione, procedendo ad una seconda convalida.

«Cessata la materia del contendere»

Ora, come è ben noto, l’amministrazione comunale è “sospesa” a seguito della sentenza del Tar del 14 dicembre 2020 che ha disposto l’annullamento del voto in quattro sezioni e lo scioglimento dei organi ordinari del Comune di Lamezia. Una sentenza che ha inciso, però, anche su quella del Tribunale lametino del marzo 2021 che, dichiarata la «cessazione della materia del contendere», ha di fatto chiuso il contenzioso tra Pegna e Ruberto che ne aveva chiesto la decadenza.

«Mancata segnalazione all’Autorità giudiziaria»

Un capitolo che sembrava chiuso, e forse sarebbe stato anche così se la giunta comunale fosse rimasta al suo posto. L’arrivo dei commissari prefettizi ha sparigliato le carte e messo a nudo tutto quello che è avvenuto in questi mesi. Ma soprattutto quello che non è avvenuto. Già perché proprio in riferimento alla posizione di Ruggero Pegna, i commissari sottolineano nel documento inviato in Procura la «mancata segnalazione della dichiarazione stessa all’Autorità giudiziaria, in assolvimento all’obbligo di comunicazione in capo ai pubblici ufficiali». Allo stato attuale, inoltre, non risultano altri procedimenti di verifica delle autocertificazioni, né segnalazioni relative alla possibile non veridicità delle dichiarazioni sostitutive firmate dagli stessi consiglieri comunali.
Insomma, un vero pasticcio che, sebbene non avrà risvolti nelle prossime operazioni di voto nelle 4 sezioni indicate, getta ancora una volta più di un’ombra sul Comune lametino. In attesa di ulteriori risvolti. (redazione@corrierecal.it)

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