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Reggio, negata la piazza all’iniziativa pro-eutanasia legale. «Temi antitetici ai dogmi religiosi»

L’attivista Marco Cappato pubblica una mail che motiva la mancata autorizzazione al tavolino per la raccolta firme. «Il 28 luglio farò un comizio lì»

Pubblicato il: 17/07/2021 – 17:34
Reggio, negata la piazza all’iniziativa pro-eutanasia legale. «Temi antitetici ai dogmi religiosi»

REGGIO CALABRIA «Il 28 luglio sarò in quella piazza a tenere un comizio, autorizzato o meno che sia». Così si conclude il post pubblicato su Instagram dall’attivista pro-eutanasia legale ed esponente dei radicali, Marco Cappato.
La piazza in questione è Piazza San Giorgio a Reggio Calabria per la quale, scrive Cappato: «Il Comune ha negato il tavolino per la raccolta firme per il Referendum pro eutanasia» così motivando: «Piazza San Giorgio, solitamente autorizzata con preventivo parere del Parroco, non può essere concessa ad associazioni attiviste politicamente o che trattino argomenti antitetici ai dogmi religiosi».
La motivazione è ripresa da una pec inviata dagli Uffici competenti di Palazzo San Giorgio alle associazioni che avevano fatto domanda. Non una domanda specifica per quella piazza, come si legge nel resto della mail resa pubblica sul social: «Con riferimento alle Sue istanze si comunica che essendo in corso gli eventi previsti per l’Estate Reggina ed in prossimità delle Feste Mariane, Piazza Camagna non può essere concessa a lungo termine. Si fa presente che le aree pubbliche solitamente destinate alle associazioni, non possono essere concesse per più date, per dare la possibilità a tutti i cittadini di usufruirne».
La raccolta firme è rivolta alla presentazione del Referendum che si pone l’obiettivo di introdurre l’eutanasia legale tramite l’abrogazione parziale dell’art. 579 c.p. che punisce l’omicidio del consenziente. Come scrivono i promotori «il quesito lascia intatte le tutele per le persone vulnerabili, i minori di 18 anni, le persone che non sono in grado di intendere e volere, quelle il cui consenso è stato estorto, e potrà introdurre nel nostro Paese il diritto all’aiuto medico alla morte volontaria. In questo modo si possono abbattere le discriminazioni oggi esistenti, consentendo la possibilità di scegliere un fine vita consapevole, controllato e sereno, anche alle persone malate che necessitano di un aiuto esterno per porre fine alle proprie sofferenze».
Il Coordinamento Calabrese della campagna Referendum Eutanasia Legale ribadisce: «Nonostante ancora non si sia riuscita a stabilire un’intesa con il Comune di Reggio Calabria saremo comunque presenti con i nostri tavoli da oggi, Sabato 17, fino al 20 Luglio negli spazi messi a nostra disposizione in occasione di alcuni eventi culturali». (f.d.)

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