REGGIO CALABRIA Via libera del Consiglio regionale all’aumento di capitale della Sacal per oltre 900mila euro. È quanto ha deciso l’Assemblea di Palazzo Campanella approvando l’unico punto all’ordine del giorno della seduta odierna: scongiurato quindi lo spettro del default e della liquidazione della società di gestione degli aeroporti calabresi, ma nel corso dei lavori conciliari non sono mancate le critiche alla gestione della Spa da parte del management, al quale più di un consigliere regionale ha chiesto una maggiore condivisioni dell’attività societaria.
In ogni caso l’aula ha dato l’ok alla proposta di legge regionale di iniziativa del consigliere Filippo Mancuso della Lega. Il testo normativo – emerge dalla relazione illustrativa – prende le mosse dall’esito dell’assemblea dei soci della Sacal dello scorso 5 luglio, quando «è intervenuto il presidente del collegio sindacale esortando gli azionisti a votare a favore dell’aumento di capitale sociale con mezzi propri dal momento che in difetto si dovrà procedere allo scioglimento con messa in liquidazione della società ovvero al ricorso di diversa proceduta ove applicabile». «La situazione di difficoltà – si legge ancora – deriva dalle perdite di esercizio negli anni 2020 e 202, per effetto della crisi pandemica, che ha visto nel 2020 una riduzione del traffico aereo di passeggeri in misura del 72,5%. La società in precedenza, con riferimento ai risultati di esercizio del precedente triennio, presentava risultati positivi con trend crescente: anno 2019 euro 1.027.089,00; anno 2018 euro 777.674,00; anno 2017 48.824,00». «Sulla scorta di questa situazione – prosegue la relazione alla proposta di legge regionale – si ritiene pertanto necessario sostenere la società in questa fase di crisi derivante da cause esogene ed evitare la sua messa in liquidazione con grave danno sia per la collettività, per le pesanti conseguenze che una anche temporanea interruzione dell’esercizio delle funzioni di gestione aeroportuale potrebbe causare, sia per il patrimonio regionale, in considerazione della capacità di produzione di utili che la società ha dimostrato di avere». Conseguentemente la legge prevede che «la Regione sottoscrive l’aumento del capitale sociale della società aeroportuale calabrese Spa Sacal in maniera proporzionale al numero di quote già possedute. A tal fine è autorizzata per l’esercizio finanziario 2021 la spesa complessiva di euro 927.421,60 con allocazione al programma U.10.04 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2021-2023». Mancuso ha poi specificato che «si sarebbe potuto procedere all’aumento di capitale della Sacal con l’assestamento ma non possiamo procedere in questa direzione perché ancora non è stato approvato il Consuntivo».
Ad aprire la discussione Tilde Minasi, capogruppo della Lega, piuttosto critica nei confronti del management della Sacal per la gestione a suo dire insufficiente dell’aeroporto di Reggio Calabria: «Il “Minniti” da tempi vive situazioni contrastanti e mancanza di linearità e chiarezza, nessun fatto e troppe parole, il “Minniti” è ancora ai margini. Da Sacal finora solo attendismo e proclami. Questo atteggiamento significa mancare di rispetto a un intero territorio, che il presidente della Spa De Metro doveva ascoltare con più attenzione. La Sacal gestisce comportandosi come un privato salvo poi chiedere aiuto al pubblico. Quali sono le intenzioni reali per l’aeroporto di Reggio Calabria? Chiedo ai consiglieri del territorio di condividere la richiesta di un Consiglio regionale ad hoc». Quindi, Francesco Pitaro, capogruppo del Misto: «Voto a favore dell’aumento di capitale per evitare la privatizzazione della Sacal e il rischio di suo default, che sarebbe devastante, ma anche oggi denuncio la sistematica violazione delle regole perché oggi facciamo un Consiglio senza che sia stato preceduto dalla Conferenza dei capigruppo e dalle commissioni competenti a esaminare la proposta di legge. In Commissione, ad esempio, si sarebbe potuto capire se le perdite sono davvero ascrivibili solo al Covid e cosa fare in futuro per rilanciare gli aeroporti calabresi, come quello di Crotone, e tutelare i lavoratori, nella consapevolezza che se si rilanciano gli aeroporti si rilancia la Calabria. Propongo che il Consiglio e la commissione competente convochino il presidente della Sacal e i vertici della società per capire cosa si vuole fare degli aeroporti calabresi per evitare di trovarci tra qualche mese al punto di partenza». Il presidente del Consiglio regionale Giovanni Arruzzolo specifica: «Un mese fa abbiamo fatto una riunione con il presidente Spirlì alla Cittadella alla quale erano stati convocati tutti i capigruppo. Oggi facciamo questo passaggio direttamente in aula perché tempi tecnici ci impediscono di andare oltre il 31 luglio altrimenti sarebbe diventata reale la privatizzazione della società». Interviene quindi Pietro Raso, consigliere regionale della Lega: «È opportuno che la Regione giochi e continui a giocare un ruolo sempre più di primo piano nella gestione ella Sacal, ed è necessario tutelare i lavoratori, soprattutto quelli stagionali». Per Graziano Di Natale, capogruppo di Io Resto in Calabria, «oggi la discussione è monca, perché non si capisce quali saranno gli investimenti della Sacal e quali sono le sue strategie dopo l’aumento del capitale sociale. Questo è uno schiaffo all’autorevolezza del Consiglio regionale, che non può limitarsi a fare da passacarte, per questo condivido le richieste di convocazioni del management della Sacal. Io comunque mi astengo sul punto». Filippo Pietropaolo, capogruppo di Fratelli d’Italia, afferma che «questa di oggi è una procedura amministrativa regolare ma bisogna fare in modo che la Regioni si impegni per acquisire le quote non opzionate degli altri enti pubblici in modo che la maggioranza resti in mano al pubblico. Poi, vista l’importanza della Sacal, la Regione deve farsi promotore di un Piano industriale che ponga gli obiettivi della Spa anche in ottica turistica ma che dev’essere comunque inserito in un piano regionale complessivo». A concludere, il presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì: «Per il momento procediamo con questo aumento di capitale e in una seconda fase si verificherà se è il caso di incrementare eventualmente la dotazione finanziaria della Regione acquistando altre quote. Era comunque necessario questo aumento di capitale non solo per rispondere nei tempi previsti nel sottoscrive le quote ma anche per dare un sostegno di cassa all’azienda in un fase di bisogno. Informo che il presidente De Metrio, che negli ultimi giorni si è dovuto assentare per motivi di salute, ha comunque elaborato il piano industriale e strategico».
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