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Regionali, candidati a confronto sui disastri del sistema sanitario – IL VIDEO INTEGRALE

Bruni, Occhiuto e Oliverio all’appuntamento di Anaao Assomed. Tutti d’accordo sulla fine del commissariamento ma non mancano le frizioni. De Magistris assente “giustificato”

Pubblicato il: 26/08/2021 – 19:13
di Antonio Cantisani
Regionali, candidati a confronto sui disastri del sistema sanitario – IL VIDEO INTEGRALE

LAMEZIA TERME Tutti d’accordo nell’invocare e sollecitare la fine del commissariamento, ma poi tante differenze di vedute e anche “scintille” e colpi bassi elettorali. È stato molto serrato, a tratti anche velenoso, il confronto tra i candidati alla presidenza della Regione sulla sanità calabrese, promosso dall’Anaao-Assomed in un noto hotel alle porte di Lamezia Terme. A scontrarsi Amalia Bruni, candidata per il centrosinistra, Roberto Occhiuto, candidato per il centrodestra, e Mario Oliverio, candidato indipendente, mentre non c’è Luigi de Magistris, trattenuto da impegni pregressi. A introdurre i lavori, moderati dal giornalista Rai Riccardo Giacoia, Filippo Larussa, segretario regionale di Anaao-Asssomed, e Carlo Palermo, segretario nazionale di Anaao-Assomed: sono loro a mettere sul tavolo tutte le sfaccettature dell’emergenza Calabria, dal debito commerciale galoppante quantificato in due miliardi alle continue perdite d’esercizio, dalle critiche all’advisor contabile Kpmg alle zone d’ombra sul ruolo degli erogatori privati, ai quali si chiede una partecipazione nell’abbattimento della mobilità passiva, dal coinvolgimento dell’Università di Catanzaro nell’emergenza per finire a una nuova governnace complessiva del settore regionale.

Tra i candidati frizioni e accuse reciproche

Temi molto forti, che i candidati governatori affrontano non disdegnando però di “graffiarsi”, perché le tossine della campagna elettorale sono già in circolo e inevitabilmente il conflitto vira sul piano politico. Ad accendere la miccia è la Bruni: «Ci sono progetti straordinari ma messi nei cassetti e mai utilizzati, né prima quando c’era il governatore Oliverio né adesso. Oliverio – dice la candidata presidente del centrosinistra – non è stato commissario ma i direttori generali li ha nominati lui, mentre a Occhiuto ricordo che al governo della Regione oggi c’è il suo schieramento. In generale – prosegue la Bruni – l’errore della politica è aver mortificato il merito e la professionalità e non ha programmato». A sua volta Oliverio evidenzia: «Oggi tutti sono d’accordo sulla sciagura del commissariamento è sono contento, ma io sono stato solo nel denunciare questo contro tutti i governi. Ricordo che Occhiuto accompagnava politicamente Scopelliti quando questi andò da Berlusconi per avere il commissariamento, e poi vennero gli altri governi, anche quelli guidati dal mio partito, il Pd, contro cui ho fatto un’aspra battaglia. Vedo – prosegue l’ex governatore oggi di nuovo candidato – che Occhiuto ha chiesto l’esame delle liste alla commissione antimafia, a Occhiuto suggerisco di fare la valutazione dei candidati portatori di interessi privati nella sanità, e dico una cosa precisa, riferita a nomi e cognomi, si faccia un bel vaglio che sarebbe molto efficace per spezzare interessi perversi. Alla Bruni – prosegue Oliverio – rispondo che per quei progetti che sono stati messi in un cassetto potrebbe chiedere a Franco Pacenza, che è oggi un suo collaboratore dopo aver collaborato con me: non erano proponibili perché c’era una gestione burocratica della sanità». Occhiuto non si sottrae al “triello”: «Io sono venuto qui per dire quello che farò se diventerò presidente, è antipatico che occasioni del genere siano trasformate in bagarre politica. Io non ho mai accompagnato Scopelliti da Berlusconi, ciascuno renda conto di quello che ha fatto. E alla Bruni – afferma il candidato presidente per il centrodestra – dico che non è la candidata di un partito nuovo di zecca, e che io personalmente non ho mai governato».

Roberto Occhiuto – Amalia Bruni – Mario Oliverio

Bruni: «Puntiamo a un patto con il governo»

Riposti i guantoni imbottiti, i candidati governatore illustrano quindi i loro progetti per la sanità calabrese. Secondo la Bruni «per uscire dall’emergenza bisogna avere gli ingredienti, che sono anzitutto le risorse umane, medici e infermieri che già avremmo potuto avere perché ne sono andati via 4.000 e c’erano le risorse legate alla pandemia». «C’è un collasso organizzativo, gestionale e di risorse umane – sottolinea Bruni – ma gli operatori stanno davvero facendo gli eroi». Secondo la candidata del centrosinistra, «il problema della sanità non sono solo gli ospedali ma soprattutto i territori. Abbiamo sulle spalle 12 anni di commissariamento che hanno visto sempre più una Calabria colpita perché non abbiamo potuto dire la nostra creando un piano sanitario regionale». «Noi oggi – spiega poi la Bruni – dobbiamo ricominciare con un quadro più generale, andando per step: quindi anzitutto bisogna fare quello che si può fare subito, investendo in un patto più ampio con il governo nazionale, con il ministero della Salute e con il ministero delle Finanze, partendo dalla costruzione della medicina territoriale e con la costruzione di nuovi ospedali. L’errore drammatico della politica è aver fatto prebende e aver elargito posti di lavoro per motivi clientelari, con portaborse diventati dirigenti. Quanto alla mobilità passiva, è un mostro che non può essere più tollerato ma – specifica la candidata del centrosinistra – non possiamo dall’oggi al domani dire ai calabresi di non andare fuori a curarsi: c’è bisogno di un progetto complessivo che parta anche da una riorganizzazione della struttura amministrativa della Regione».

Occhiuto: «Basta con commissari incompetenti»

Dal canto suo Occhiuto evidenzia che «se diventerò presidente della Regione inizierò da un patto di collaborazione con quanti sono in prima linea. Ai calabresi interessa poco l’analisi di ciò che è stato, perché è sotto gli occhi di tutti. Il commissariamento è stato un disastro, perché affidato a incompetenti, ma ai calabresi interessa che a guidare la sanità non sia un commissario o il presidente della Regione ma una persona competente. Poi – aggiunge Occhiuto – bisogna riorganizzare la medicina territoriale, io punterà a un forte investimento su questo, ricordando che ci sono le risorse del Pnrr». Secondo il candidato governatore del centrodestra, inoltre, «bisogna organizzare meglio la rete ospedaliera: i commissari in questi 12 anni non hanno programmato nulla. Ed è necessario – aggiunge Occhiuto – sbloccare il turn over con nuovi concorsi in modo da intrecciare fabbisogno del personale con fabbisogno epidemiologico. Io ho fatto approvare una norma per un’anticipazione dalla Cassa depositi e Prestiti per ripianare il debito della sanità calabrese e azzerarlo, è legge ma non possiamo applicarla perché non sappiamo quando è il debito perché i commissari. Chiederò al governo – sostiene Occhiuto – che la sanità torni ai calabresi e chiederò di inviare tecnici della Ragioneria dello stato e la Guardia di Finanza per quantificare il debito, e chiederò una perequazione in termini di riparto del fondo sanitario». Quanto al privato, Occhiuto dice: «Non ho pregiudizi, certo bisogna essere duri nei controlli perché il privato dev’essere eccellente e penso che anche il privato debba partecipare al sistema delle emergenze. Poi però – aggiunge – abbiamo anche strutture pubbliche non accreditate, è una cosa incivile sulla quale si deve intervenire».

Oliverio: «Kpmg voluta d’imperio dal Mef… »

Per Oliverio «in questi anni abbiamo visto solo tagli lineari, aumento del debito e deserto dei servizi sui territori, che ha causato un’ospedalizzazione esplosiva. Ecco perché la prima questione da porre è eliminare il commissariamento, ridando alla Regione le sue funzioni, e dare mano a un programma per costruire il sistema. Ribadisco – rimarca l’ex governatore ricandidatosi da indipendente – che sulla sanità calabrese ci sono gravi responsabilità anche dei partiti nazionali e del livello centrale. L’Asp di Reggio Calabria da anni è gestita da commissari che rispondono al ministro dell’Interno ma non è cambiato nulla nella quantificazione del debito. Faccio presente – ricorda Oliverio – che il sottoscritto aveva chiesto di eliminare la convenzione con Kpmg ma il Mef è intervenuto d’imperio per rinnovarla, e l’advisor è costato 11 milioni dal 2008. Bisogna essere autonomi da Roma: io mi sono opposto, e l’ho anche pagato». Quanto al privato, Oliverio specifica: «Neanche io sono contro, il privato deve integrare il pubblico ma vedo che c’è una spirale perversa quando il privato viene alimentato dalla carenza scientificamente determinata del pubblico».

De Magistris: «Pronto a confrontarmi con tutti»

In una nota inviata agli organizzatori di Anaao-Assomed, de Magistris, che già aveva comunicato la sua indisponibilità per un impegno a Corigliano-Rossano, sottolinea che sarà sua cura «ascoltare e prendere in considerazione il vostro importante e autorevole punto di vista. Il diritto alla salute è uno dei punti cardine nel mio programma di governo da presidente della Regione Calabria, e dato che ritengo molto importante il confronto con tutti, soprattutto per chi opera in prima linea, e con gli altri candidati, spero che vi sia un’altra occasione prossimamente alla quale sarò ben lieto di intervenire». (a. cant.)

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