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Processo ai clan di Torre di Ruggiero, 14 condanne. Assolto l’ex sindaco Pitaro

Le decisioni del gup nel procedimento nato dall’inchiesta “Orthrus”. Altri otto i proscioglimenti. L’ex primo cittadino: «La mia storia è cristallina»

Pubblicato il: 27/09/2021 – 15:47
Processo ai clan di Torre di Ruggiero, 14 condanne. Assolto l’ex sindaco Pitaro

CATANZARO Quattordici condanne e 9 assoluzioni sono state comminate dal gup di Catanzaro nell’ambito del procedimento, con rito abbreviato, denominato “Orthrus” istruito contro la cosca Iozzo-Chiefari attiva nei territori di Torre di Ruggiero, Chiaravalle Centrale e territori limitrofi. La cosca risulta essere federata con i Gallace di Guardavalle e in contrasto con i Procopio-Sia-Tripodi di Soverato. Assolto l’ex sindaco Giuseppe Pitaro, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Condannato a 4 mesi l’imprenditore edile Giuseppe Gareri mentre è stato assolto il fratello Mario Salvatore Gareri. Secondo l’accusa avrebbero agevolato le attività economiche della cosca permettendole di introdursi nel ramo imprenditoriale dei lavori edili pubblici.
Nel collegio difensivo gli avvocati Sergio Rotundo, Vincenzo Cicino, Eugenio Felice Perrone, Vittorio Ranieri, Vincenzo Savaro, Domenico Pasceri, Francesco Antonio Gareri, Giovanni Russomanno, Fabio, Tino, Vincenzo Ioppoli, Saverio Loiero, Stefano Nimpo, Salvatore Staiano.

Pitaro: «Estraneo ai fatti. La mia storia è cristallina»

giuseppe-pitaro
Giuseppe Pitaro

Questo il commento dell’ex primo cittadino Giuseppe Pitaro:  «L’odierna sentenza del Gup del Tribunale di Catanzaro stabilisce la mia estraneità, con la formula più ampia perché il fatto non sussiste, dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa mossami dalla Procura di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta Ortrhus. Il sistema giudiziario, con le sue garanzie del contraddittorio, consente di far valere nel processo le proprie ragioni a chi come il sottoscritto, ha improntato il mandato pubblico ai corretti principi di trasparenza e correttezza. Pertanto, ringrazio i giudici che, nei diversi gradi della giustizia, hanno riconosciuto la mia correttezza nell’esercizio delle funzioni di sindaco di Torre di Ruggiero svolte dal 2006 al 2015. Così come ringrazio, per avermi consentito di non cedere all’amarezza suscitata da un’accusa cosi grave, gli avvocati che mi hanno assistito (Vincenzo Ioppoli e Vittorio Ranieri del foro di Catanzaro e Giovanni Canino del foro di Bologna) e soprattutto la mia famiglia e i tanti amici che non hanno mai dubitato della mia onestà e della mia cristallina storia personale e professionale che, per me, è tutto».

La sentenza

Marco Catricalà, 4 mesi; 
Domenico Chiefari, Assolto;
Giuseppe Chiefari, Assolto;
Nicola Chiefari, Assolto; 
Pietro Antonio Chiefari, Assolto;
Vito Chiefari, Assolto;
Daniele Alexandr, 7 anni e 8 mesi;
Stefano Dominelli, Assolto;
Damiano Fabiano, 8 anni;
Giuseppe Gareri, 4 mesi;
Mario Salvatore Gareri, Assolto;
Giovanni Giuseppe Iozzo, 7 anni e 8 mesi;
Raffaele Iozzo, 19 anni, 3 mesi, 10 giorni;
Andrea Maida alias “U Babbo”, 2 anni, 5 mesi, 10 giorni;
Antonio Maiolo, 7 anni, 8 mesi;
Claudio Marchese, Assolto;
Giuseppe Marco Marchese, 8 anni e 4 mesi;
Stefano Pasquino, 2 anni;
Giuseppe Pitaro, Assolto;
Antonio Rei, 2 anni, 2 mesi, 20 giorni;
Salvatore Russo, 8 anni, 5 mesi, 10 giorni;
Marta Sanginiti, 8 mesi;
Fabio Romeo, 4 mesi.

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